casa-campanelloAnche oggi apprendiamo dalla stampa il caso di un altro amministratore di condominio che sparisce e fugge con i soldi dei condomini, lasciando conti da pagare e fatture insolute di vari fornitori. Purtroppo non è un caso isolato, in quanto è già l’ottavo caso nell’ultimo anno.

Contro questo fenomeno sempre più frequente Confabitare – associazione proprietari immobiliari – ha da tempo attivato, a tutela dei proprietari immobiliari, nonché condomini, varie iniziative volte alla loro difesa e tutela.

Da oggi è attivo presso la sede dell’associazione in Via Marconi 6/2 – telefono 051/ 270444 – lo “Sportello contro le truffe nei condomini”, che mette a disposizione consulenze legali gratuite per aiutare i condomini truffati nel recupero dei crediti e nelle eventuali azioni giudiziarie. Lo sportello è aperto tutti i giorni dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30 – mail: amministrazioni@confabitare.it. “La finalità – spiega Alberto Zanni – Presidente nazionale della associazione – è aiutare in modo gratuito i condomini che hanno problemi con gli amministratori. Poi ci sono le situazioni dubbie; per i condomini che sospettano o hanno paura di essere vittime di truffe, ci informeremo presso Hera, Enel e le banche chiedendo i resoconti al loro posto, visto che siamo titolati a farlo, previa delega.” Zanni vuole anche sensibilizzare i proprietari ad attivarsi in prima persona e controllare l’operato degli amministratori.

Inoltre Confabitare già da tempo propone l’amministrazione condominiale trasparente tramite il “ conto condominiale on line” per cui i condomini vengono dotati di una password con cui possono vedere i conti del loro condominio, controllare i pagamenti ed essere quindi aggiornati in tempo reale sui movimenti del conto condominiale, ed è quindi impossibile per l’amministratore commettere irregolarità.

Tutta colpa anche del fatto che una professione così delicata viene esercitata senza il controllo di un albo professionale e con una buona dose di leggerezza da parte di chi questo lavoro lo fa, ad esempio, come “riempitivo” o come mezzo per arrotondare.

Ma come difendersi dai comportamenti scorretti? E, soprattutto, quali sono i segnali che dovrebbero metterci in allarme?

CONFABITARE ha stilato una sorta di “decalogo” con semplici regole da applicare piuttosto severamente e consigli da seguire:

1) In fase di approvazione dei bilanci consuntivi verificare che tutte le spese sostenute siano documentate in maniera regolare da fatture: spesso le spese postali, telefoniche e di cancelleria vengono gonfiate.

2) Verificare che gli eventuali residui attivi dell’esercizio precedente non vengano “imboscati” facendo finta di sbagliarsi nel riporto a credito dei condòmini nell’anno successivo.

3) Accertarsi che i canoni attivi di locazione di locali condominiali ( come l’ex portineria o i lastrici solari affittati alle compagnie telefoniche per pubblicità ) vengano inseriti tra le entrate e versati con mezzo di tracciabilità ( bonifici, assegni, ecc…).

4) Controllare anche che le stesse fatture non vengano inserite artificiosamente nei bilanci di più anni. E’ opportuna una revisione, anche da parte di un professionista incaricato dai condòmini, al fine di controllare la corretta contabilizzazione dei documenti ed il riparto.

5) Monitorare che ogni intervento sia accompagnato da un regolare rapportino opportunamente autorizzato.

6) Pretendere l’accensione di un conto corrente intestato al condominio ( o allo stabile ) con evidenti vantaggi di “ricostruzione” dei movimenti, oltre al fatto che un unico conto corrente intestato all’amministratore, in caso di decesso di quest’ultimo, potrebbe venire bloccato dalla banca ed entrare in eredità.

7) Monitorare le date di chiusura del bilancio condominiale e la regolare e puntuale convocazione dell’assemblea annuale di approvazione del rendiconto consuntivo.

8) Verificare sempre che le spese siano coerenti col rendiconto preventivo.

9) Partecipare di persona alle riunioni delle assemblee condominiali e non delegare ad altri condòmini, tanto meno all’amministratore, la responsabilità della partecipazione all’assemblea.

10) Leggere con attenzione e verificare che i verbali redatti e le delibere siano conformi a quanto deciso in assemblea e che i lavori successivi siano conseguenti a quanto stabilito.

 

Infine, CONFABITARE, dal canto suo, chiede l’istituzione dell’obbligo, da parte degli amministratori condominiali, di una fideiussione bancaria a garanzia dei proprietari immobiliari e mette a disposizione tecnici, legali ed esperti del settore, anche al fine di consentire ai condòmini di controllare il lavoro dell’amministratore.