Nel libero adattamento di “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli in “Servo per due” coordinano una compagnia allargata di attori per ricreare un teatro che avvicina il pubblico al suo spirito più autentico, molto atteso al Teatro Duse dal 17 al 19 gennaio (venerdì e sabato ore 21 – domenica ore 16).
Negli anni ‘30 a Rimini, Pippo, moderno Arlecchino, ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Essendo ossessionato dal cibo è disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, trovando così il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti.
Uno di questi è Rocco, piccolo malvivente del Nord, ora a Rimini per riscuotere una notevole somma, dopo aver concluso un affare con Bartolo, padre della sua fidanzata Clarice; l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro, dovrà ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti. Dopo un po’ di tempo, frequentando le due case, Pippo scoprirà che in realtà Rocco, sotto mentite spoglie, non è altro che la sua sorella gemella: Rachele.
Il vero Rocco, infatti, è stato ucciso dal fidanzato di Rachele, Lodovico (l’altro suo padrone). Destino vuole che questi, ricercato dalla polizia, sia nascosto a Rimini e stia aspettando di riunirsi a Rachele. Pippo, quindi, dovrà evitare che i suoi due padroni si incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per qualcun altro.
Una riflessione diversa su un classico del teatro di Carlo Goldoni, “Servo per due” (One Man, Two Guvnors), nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico. La musica dal vivo del complesso Musica da Ripostiglio sarà parte integrante dello spettacolo.
Gli attori riuniti nell’Associazione Culturale Gruppo Danny Rose (nome ispirato a un film di Woody Allen) hanno deciso di diventare impresari di loro stessi per sfidare la crisi strutturale che sta attraversando il teatro italiano proponendo un nuovo modello di produzione e contribuendone autonomamente al “rilancio”.
I lavori di preparazione dello spettacolo Servo per due sono iniziati al Teatro Ambra Jovinelli di Roma nell’aprile del 2013: gli attori del gruppo Danny Rose hanno partecipato a diversi laboratori con approfondimenti nelle varie discipline teatrali.
“Il teatro che oggi sopravvive è il teatro dei pochi per pochi. Il teatro che abbiamo intenzione di fare noi è un teatro che avvicini il pubblico al suo spirito più autentico, la vita. Vogliamo un teatro che consideri lo spettatore parte del processo creativo. In breve, il nostro vuole essere un teatro popolare interpretato da attori che hanno deciso di abbandonare le logiche delle produzioni tradizionali, per proporsi come compagnia allargata di repertorio: REP.”
Prevendite presso la biglietteria del Teatro Duse (dal martedì al sabato dalle 15 alle 19), nei punti prevendita Vivaticket.
Biglietteria e informazioni: Via Cartoleria, 42 – tel. 051 231836 biglietteria@teatrodusebologna.it