Dante_MazziA pochi mesi dalle elezioni amministrative il Presidente Sabattini dichiara di aver richiesto alla Regione Emilia-Romagna la riduzione del limite annuale della capacità del termovalorizzatore di Modena da 240 mila a 180 mila tonnellate.

Sarebbero cambiati gli scenari e le condizioni. Eppure con la nota determina dirigenziale burocraticamente emessa alla chetichella alla vigilia di Ferragosto aveva di fatto cancellato il principio di autosufficienza, un impegno politico sottoscritto con i cittadini nel 2005. In quella circostanza Sabattini aveva risposto che si trattava di un atto dovuto, esattamente come la successiva determina n. 206 del 19.11.2013 che ha sostituito la precedente autorizzazione, ammettendo il conferimento di rifiuti da fuori provincia e da altre regioni al termovalorizzatore di Modena.

Viene da chiedere come potrà essere esaudita la richiesta di Sabattini, tenuto conto della comunicazione di Hera del 10.7.2013 alla Provincia di Modena: “Naturalmente, fatto salvo il limite massimo di rifiuti ammessi annualmente, pari a 240.000 t/a, le quantità trattabili saranno quelle necessarie ad assicurare la piena saturazione del carico termico dell’impianto” (cfr. pag. 3 del documento allegato). Questa affermazione, perfettamente in linea con la semestrale Hera diramata dal CDA di Hera del 30.9.2013, si basa su quanto è previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. 408 del 7.10.2011.

Gli atti parlano chiaro. Non è immaginabile che Hera rinunci a quanto previsto dalle autorizzazioni concesse proprio dalla Provincia di Modena e valide fino al 6.10.2017.

Se veramente Sabattini avesse voluto un cambio di rotta, avrebbe avuto tempo e modo per un ravvedimento operoso. Adesso che è già iniziata la campagna elettorale le sue dichiarazioni sono come il termovalorizzatore: producono ulteriore fumo!

Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena

 

Allegati:

– Determina n. 206 19.11.2013

– Hera-Provincia – Considerazioni in merito ad AIA n. 408 del 7.10.2011