Ieri mattina verso le 9.30, è stata segnalata al 113 una lite in famiglia in via Filippo Re. Gli Agenti delle Volanti arrivati nell’appartamento, hanno trovato una donna italiana col suo compagno, un cittadino pakistano, e i due figli della sola donna. L’atmosfera era ancora accesa, ma gli Agenti sono riusciti a ricondurre alla calma i presenti e a sedare la lite scaturita da motivi futili e irrilevanti.

Gli operatori hanno quindi provveduto ad identificare i presenti, quando toccava allo straniero, come consentito dalla legge, allo stesso veniva chiesto di esibire il passaporto nazionale a corredo del permesso di soggiorno. Acquisito il documento gli Agenti hanno paventato una possibile falsità dello stesso nelle parti relative ai dati anagrafici. Così, mentre una pattuglia rimaneva sul posto, una seconda si recava nella vicina Questura per verificare la genuinità del passaporto con le strumentazioni idonee. I controlli hanno evidenziato sensibili difformità rispetto ai canoni dei documenti originali e il passaporto è stato sequestrato.

La Polizia ha proceduto a perquisire l’abitazione e nella borsa da cui era stato estratto il documento veniva rinvenuto un secondo passaporto emesso dalle autorità belghe, con generalità diverse rispetto al primo dunque anch’esso contraffatto.

Poiché l’uomo risultava avere residenza in un’altra abitazione in città, l’attività di perquisizione si è estesa a questo secondo appartamento, dove è stata rinvenuta una stampante multifunzionale a getto d’inchiostro, un rullo stendi inchiostro e svariati documenti parte di pratiche di permesso di soggiorno.  M.F., pakistano 22enne con precedenti di polizia, è stato quindi arrestato e tradotto in carcere per il possesso e l’esibizione di documenti contraffatti.