Nella giornata di ieri, venerdì 28 marzo, verso le ore 19.00, è venuto a mancare il prof. Sergio Levoni, già docente di Fisica Matematica all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Pro Rettore dell’Ateneo dal 1994 al 1999, durante la sua carriera accademica si è a lungo diviso tra insegnamento e responsabilità istituzionali.
Appresa la notizia della sua scomparsa, il Rettore prof. Angelo O. Andrisano ha immediatamente inviato ai famigliari un telegramma di condoglianze a nome dell’Ateneo nel quale si conferma “la vicinanza” di tutta la comunità accademica al loro dolore.
Le esequie avranno luogo lunedì 31 marzo presso la parrocchia Regina Pacis (via 9 Gennaio 135) a Modena.
“Il ricordo dei suoi allievi – dice la prof. ssa Cecilia Vernia, docente di Meccanica Razionale all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è quello di un docente estremamente chiaro e preciso nelle sue lezioni e sempre corretto e riguardoso nei confronti degli studenti. Inoltre ha sempre seguito i suoi allievi nel loro percorso e i suoi suggerimenti e le sue intuizioni si sono sempre dimostrate indovinate. Aveva la virtù particolare di riuscire a cogliere le caratteristiche e le potenzialità di studenti ed allievi e di proporre le soluzioni più adeguate, condividendo questa sua capacità in modo generoso anche con i colleghi”.
Sergio Levoni
Nato a Modena il 22 gennaio1939, Sergio Levoni, conseguita la laurea in Fisica all’Università di Modena, è entrato subito a far parte della scuola di Fisica Matematica dell’Ateneo di Modena, che faceva capo al prof. Dario Graffi, come professore incaricato e assistente di Meccanica Razionale fino al 1975, allorché fu nominato professore straordinario all’Università di Torino, città che lo trattenne per breve tempo fino al 31 ottobre 1976. Dopo quella data il ritorno a Modena, dove ha svolto tutta la restante parte della sua carriera e dove è stato docente degli insegnamenti di Meccanica Razionale, Meccanica Superiore e Istituzioni di Fisica Matematica fino al suo pensionamento. Importante il suo contributo al rinnovamento della didattica della Fisica Matematica e ad affrontare nuovi temi di ricerca, rappresentando un costante punto di riferimento per il gruppo di ricerca in Fisica Matematica. E’ stato Pro Rettore dal 1994 al 1999 e ininterrottamente componente del Consiglio di Amministrazione dal 1986 fino al 1994 e poi ancora dal 2000 al 2003. Le sue ricerche, sviluppate a partire dalla seconda metà degli anni ‘60, hanno riguardato le Equazioni Differenziali della Fisica Matematica. Nei primi anni dopo la laurea il baricentro della sua ricerca si collocò nella termomeccanica dei mezzi continui. In seguito i suoi interessi si sono notevolmente allargati. Da una parte ai metodi funzionali di integrazione delle equazioni alle derivate parziali della fisica matematica, e dall’altra a problemi di Fisica Matematica generate dalla meccanica quantistica. In particolare, per quanto riguarda quest’ultimo campo, si ricordano alcuni suoi risultati sulla teoria spettrale e delle perturbazioni dell’effetto Stark.