La mobilitazione nazionale dell’Uisp sui tavoli tecnici e politici ha portato il Ministero a fare chiarezza sull’art.2 del Decreto Legislativo n.39 del 4/3/2014 che in un primo tempo prevedeva l’obbligo del certificato penale del casellario giudiziale da parte di tutti coloro che operano con i minori.

Le nuove disposizioni sono arrivate nella notte tra giovedì e venerdì con una nota del Ministero che limita l’obbligo della certificazione ai destinatari di un contratto di lavoro subordinato. Nessun adempimento è richiesto quindi a volontari e percettori compensi sportivi.

L’istanza, da presentare a cura del datore di lavoro sul modello approvato con la circolare del 3 aprile, richiede la preventiva acquisizione del consenso scritto dell’interessato. Nell’attesa di ricevere il certificato il datore di lavoro può avvalersi di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà da utilizzare eventualmente nei confronti di un organo pubblico accertatore.

Silvana Cavalchi, Presidente Uisp di Reggio Emilia si dice soddisfatta del risultato raggiunto dall’Unione Italiana Sport Per Tutti attraverso il lavoro parlamentare scaturito dal tavolo tecnico dell’associazione.

“Il principio di tutela e salvaguardia dei minori ci sta molto a cuore– ha commentato la Cavalchi – ma gravare sul mondo dell’associazionismo con una certificazione onerosa e generalizzata non ci avrebbe aiutato a rispettarlo”.