finanza__100Su denuncia di un libero professionista, vittima di usura, il Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, è risalita ad un cutrese 44enne residente a Cadelbosco Sopra, A.S., che concedeva prestiti ad un tasso di oltre il 500%. Per schermare l’illecita attività, l’uomo utilizzava due società: con una erogava il prestito; con l’altra, gestita da un prestanome, riscuoteva gli interessi che venivano giustificati con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

A.S. è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip su richiesta del PM per i reati di “usura” ex art. 644 C.P. (con l’aggravante del fatto commesso nei confronti di persone in stato di bisogno) e di “estorsione” ex art. 629 C.P. Sono cinque i soggetti complessivamente indagati, quattro dei quali denunciati in concorso per i medesimi reati, a due dei quali è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di firma.