L’abbattimento dei tigli di piazza Martiri della Libertà, iniziato nella mattinata di martedì 15 aprile, risulta necessario in quanto tali piante sono definitivamente compromesse ed è a rischio la loro stabilità. Lo afferma l’indagine eseguita dall’agronomo Giovanni Morelli, che porta alla prescrizione dell’abbattimento di cinque alberi: nella perizia tecnica infatti, si legge: «L’impianto arboreo di Piazza Martiri della Libertà presenta un quadro patologico assai più preoccupante. In questo caso infatti, la generalizzata presenza di processi patologici radicali è certamente destinata ad acuirsi ulteriormente imponendo frequenti e onerosi controlli, peraltro probabilmente destinati a decretare l’abbattimento degli altri esemplari nel giro di alcuni anni. Per quanto detto, vista anche la progressiva perdita di unitarietà compositiva dell’impianto e l’impossibilità di procedere al puntuale rimpiazzo dei tigli di volta in volta abbattuti (per motivi sia agronomici sia patologici), si consiglia alla Committenza di procedere alla complessiva sostituzione dell’intero impianto, ormai evidentemente giunto a fine ciclo».

In seguito alla caduta di un esemplare di tiglio facente parte dell’impianto arboreo della piazza, avvenuto nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre scorso, l’amministrazione aveva provveduto in primo luogo a eseguire una importante potatura per diminuire il pericolo di caduta causato da possibili eventi metereologici e successivamente, in data 30.10.2013, ad incaricare la Soc. AR.ES. S.a.s di procedere alla valutazione di stabilità dei tigli della piazza. Dalle prove di stabilità effettuate dalla ditta specializzata risulta dunque che i tigli dei viali del centro, che sono a Casalgrande da oltre cinquant’anni, dovranno essere eliminati e poi sostituiti perché malati. L’intervento prevede l’immediato reimpianto con altri esemplari.

Presumibilmente le piante sono state attaccate da una malattia proveniente dal terreno che deve avere agito all’interno del tronco, senza che vi fossero tracce visibili del suo progredire, poiché la foliazione non aveva mai registrato arresti o modifiche esteriori tali da fare sospettare dei problemi di salute degli alberi.