sequestro-cinaLe conferme giungono da Reggio Emilia: dopo il maxi sequestro di 3 tonnellate di metanfetamine operato lo scorso mese di gennaio nella provincia del Guandong (Repubblica Popolare Cinese) la malavita cinese invade il mercato italiano delle droghe sintetiche. A scoprirlo, nel capoluogo reggiano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, in un appartamento della China Town della zona Stazione cittadina, hanno localizzato la base dello spaccio di sostanze stupefacenti sintetiche arrestando per la prima volta un pusher cinese a cui gli stessi Carabinieri hanno sequestrato varie dosi di metanfetamine del tipo ICE la cui detenzione è stata ricondotta allo spaccio. In manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti carabinieri del Nucleo investigativo di Reggio Emilia hanno tratto in arresto il cittadino cinese T.Y. 32enne domiciliato nel capoluogo reggiano sequestrandogli una ventina di grammi di ICE già suddivisi in varie dosi ed un bilancino elettronico di precisione. L’origine dei fatti ieri quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia vagliando alcune confidenze di giovani consumatori di droghe sintetiche, che segnalavano proprio nella zona antistante la Stazione di Reggio Emilia la zona dove reperire l’ICE, approfondivano i dovuti accertamenti che conducevano i militari in un appartamento della zona Stazione dove i carabinieri, supportati da un’unità cinofila del Nucleo carabinieri di Bologna, davano corso ad una perquisizione domiciliare che si concludeva con esito positivo. Nel comodino della camera da letto occupata dal predetto 32enne i Carabinieri rinvenivano e sequestravano una ventina di grammi di metanfetamine (ICE) suddivisa in una decina di dosi sequestrate unitamente ad un bilancino elettronico di precisione. Il 32enne condotto in caserma veniva quindi arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ristretto a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. L’esito dell’attività conferma le ipotesi investigative che vedrebbero la malavita cinese sbarcare con prepotenza nel mercato delle droghe sintetiche destinate ai giovani appartenti al piu’ nutrito popolo della notte.