Raffaele-Del-Sante“L’idea di potenziare e diversificare il turismo in città, soprattutto quello sportivo, è una sfida che potrebbe risultare decisiva per l’economia della città e soprattutto per alcuni commercianti in difficoltà, in quanto parlare di sport e turismo è anche parlare di una società che si riscopre, che vive e che lavora”. Così Raffaele Del Sante, candidato al Consiglio Comunale nella lista civica Pistoni Sindaco intende fare delle proposte per i prossimi anni di amministrazione.
“Per raggiungere questi obiettivi, è necessario fare sia una programmazione attenta e che vada per gradi, partendo dal concetto di città-distretto che significa potenziare i servizi, la logistica e snellire la burocrazia e ragionare intorno all’Expo 2015, considerandolo come un trampolino di lancio per potenziare il turismo e attrarre nuovi visitatori in zona”.
“Ci sono dei sottosettori del turismo in Italia che stanno vivendo un periodo di crescita esponenziale, e credo sia dovere di ogni amministratore tenerne conto – continua Del Sante – Uno di questi è il turismo sportivo, che in Italia produce un giro d’affari di nove miliardi di euro annui ed è in continua espansione. Si tratta di una sottocategoria del turismo, principalmente rivolta a persone che si muovono per praticare il loro sport preferito (diretto) o per guardarlo (indiretto). In questo senso, la prima cosa che mi viene in mente sarebbe riuscire a tornare ad avere una tappa del giro d’Italia con arrivo a Sassuolo. Si avrebbe un doppio vantaggio, che sarebbe quello di sponsorizzare il territorio e avere un evento di grande attrazione.
“Una seconda sottocategoria di turismo è il cosiddetto ‘turismo accessibile’ – conclude Del Sante – ossia quella costola del turismo mirata all’accoglienza delle persone disabili. Credo che su questo ci sarebbe molto da lavorare su Sassuolo, ma potrebbe essere un ottimo investimento, dal momento che oggigiorno con la parziale eliminazione delle barriere architettoniche i disabili hanno molta più possibilità di spostamento. Anche nell’ambito dello sport per disabili e delle competizioni per disabili può essere fatto molto, e deve essere fatto molto”.