clavicembaloGiacobazziDomenica 11 Gennaio, alle 10.30 presso Villa Giacobazzi a Sassuolo, ARMONIE IN VILLA
concerto di clavicembalo, introduzione e contestualizzazione storica a cura di Luca Silingardi, storico dell’arte. L’appuntamento prevede una lezione-concerto tenuta da Francesco Gibellini, che suonerà su una spinetta e su un clavisymbalum, quest’ultimo di sua produzione. Luca Silingardi, introdurrà e contestualizzerà la storia e l’uso dello strumento dal medioevo al tardo settecento.

Prima dell’avvento del fortepiano, poi pianoforte, il clavicembalo è stato uno degli strumenti più amati dall’aristocrazia di tutta Europa. Il raffinato suono pizzicato e la relativa facilità di spostamento, coniugati all’eleganza dei decori che ne ornavano la cassa lignea con veri e propri paesaggi o altri soggetti dipinti, ne facevano poi  uno stumento – ma anche un “arredo” – particolarmente apprezzato nei salotti più mondani.
In quei salotti ovattati, tra boiserie laccate e dorate e preziosi lampassi di seta in cui, nel corso del XVIII secolo,  si andava consolidando un nuovo modo di vivere in società, basato sulla “civiltà della conversazione”,  come ha bene indagato Benedetta Craveri, in cui le dame si erano potute finalmente ritagliare  un proprio ruolo da protagoniste in un mondo di uomini per soli uomini.
Così, tra le friabili tonalità pastello tanto care alla Rocaille e alla corte del cardinale Pietro Ottoboni,  la musica per clavicembalo, con i suoi “celebri minuetti” – di cui quello di Luigi Boccherini resta indelebile nella memoria di tutti –
ma non solo, fece da sottofondo al vivere aristocratico  tra Sei e Settecento, anche in villa, dove durante il periodo della villeggiatura si trasferivano i riti, le  consuetudini e le “smanie”, per citare Carlo Goldoni, dell’abitare in città.
Con questo Matinée in villa dedicato alla musica per clavicembalo, dunque, rivivono in Villa Giacobazzi
le suggestioni e le atmosfere che Domenico Maria e suo figlio Onorio Giacobazzi, nominato conte dalla corte estense, dovevano vivere spesso nella quotidianità del loro “bell’abitare” in villa.

Partecipazione libera e gratuita, fino a esaurimento dei posti disponibili.