Romano-ArtioliSe n’è andato un altro pezzo di storia del sindacato modenese. La Cisl è in lutto per la scomparsa, avvenuta la notte scorsa, di Romano Artioli, per oltre sessant’anni impegnato nel sindacato e nel patronato di palazzo Europa. «Per la sua dirittura morale e la sua generosità, è stato un esempio per generazioni di sindacalisti», afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta esprimendo le condoglianze alla famiglia. Nato a Campogalliano l’11 giugno 1933, abitava a Carpi. I funerali saranno celebrati dopodomani – sabato 24 gennaio – con partenza alle 10 dalle camere ardenti del Ramazzini e messa nella chiesa di S. Giuseppe in via Remesina a Carpi. Proveniente da una famiglia di mezzadri cattolici, Romano Artioli inizia l’attività sindacale nella Cisl nel 1953. Il 1° novembre 1957 assume la responsabilità della Cisl di Carpi e comincia le sue battaglie per introdurre la contrattazione aziendale nel tessile-abbigliamento, settore nel quale diventa segretario provinciale nel 1969. Nell’aprile 1984 è designato responsabile provinciale del patronato Inas-Cisl, che quattro anni dopo su suo impulso apre un ufficio per fornire assistenza agli immigrati. In pensione dal 1998, Romano Artioli ha continuato a collaborare con l’Inas, come volontario a titolo gratuito. «Fino a poche settimane fa veniva in ufficio tutti i giorni, occupandosi di pratiche di patronato di particolare complessità e aiutando gli immigrati nel riconoscimento dei loro diritti –– ricorda Ballotta – Per tutta la sua vita Romano ha sentito il dovere di combattere le ingiustizie sociali e schierarsi dalla parte dei più deboli. Nel sindacato ha potuto mettere in pratica questa sua particolare “vocazione”, offrendo fino all’ultimo giorno un esempio straordinario di coerenza e impegno. Ci mancherà», conclude il segretario provinciale Cisl.