fotogramma-furtoGrazie alla regia del responsabile di filiale e la compiacenza di un dipendente infedele e altri 2 correi, per diversi mesi il magazzino di un supermercato del comprensorio ceramico reggiano veniva costantemente “alleggerito”. Furti che nel corso dei mesi hanno causato alla società proprietaria un danno aziendale per  100.000 euro. A scoprirlo, allertati dalla proprietà a cui non tornavano i conti, i Carabinieri della Tenenza di Scandiano che l’altra notte con l’accusa di concorso in furto aggravato e continuato hanno arrestato un 35enne napoletano dipendente del supermercato, un 27enne della Burkina Faso e un 40enne nigeriano tutti residenti a Reggio Emilia. I tre ieri mattina, comparsi davanti al Tribunale di Reggio Emilia, dopo la convalida dell’arresto sono stati rimessi in libertà in attesa del processo fissato il prossimo mese di marzo. Nei guai anche il responsabile del supermercato, un 27enne napoletano residente a Reggio Emilia denunciato in stato di libertà con la stessa accusa. L’attività dei Carabinieri di Scandiano ha portato al recupero di refurtiva per oltre 10.000 euro, in parte stoccata in un magazzino di Via Turri a Reggio Emilia, e di oltre 20.000 euro in contanti provento della merce veduta sottobanco nel corso dei mesi. L’ipotesi al vaglio dei Carabinieri è che la merce costituita esclusivamente da olio di semi e bottiglie di vino possa essere stata riciclata da commercianti compiacenti che ora i Carabinieri stanno cercando di identificare, ravvisandosi nei loro confronti il reato di ricettazione. E’ stato il capo area del supermercato a denunciare ai Carabinieri le “anomalie contabili” rilevate nel supermercato e quindi l’ammanco di ingenti quantità di derrate alimentari che si registravano sempre allo scarico delle merci. Venerdì sera i Carabinieri, appreso dell’arrivo di un carico, eseguivano i dovuti servizi di appostamento accertando, dopo le procedure di scarico, l’arrivo di un Fiat Ducato con due uomini di colore con la concomitante apertura della porta del magazzino da dove usciva un dipendente. Constatato che i 3 stavano caricando la merce costituita da oltre 300 colli di vino e olio di semi per un valore di circa 4.000 euro, i Carabinieri intervenivano arrestando i 3 con l’accusa di concorso in furto aggravato. Nel corso delle indagini emergevano responsabilità anche nei confronti del responsabile del supermercato che, presentatosi spontaneamente in caserma, consegnava oltre 20.000 euro in contanti provento di pregresse vendite di merce rubata dal magazzino che rivendeva sempre ai due stranieri arrestati.

Grazie all’atteggiamento collaborativo tenuto anche da questi ultimi, i Carabinieri di Scandiano risalivano a un deposito ubicato in via Turri di Reggio Emilia al cui interno venivano rinvenuti centinaia di colli di olio e vino per un valore di oltre 6.000 euro sequestrati per essere successivamente restituiti al supermercato derubato. Le indagini ora proseguono per risalire all’intera filiera del malaffare in quanto, stando alle prime ipotesi investigative, dietro il business potrebbero esserci anche  compiacenti commercianti che rivendevano poi la merce nei rispettivi negozi.