carabinieri_2002Poco dopo le 7,30 di oggi, i Carabinieri della Stazione di Boretto sono intervenuti lungo l’argine del Fiume Po, all’altezza della cava di Via Argine Cisa, in quanto un 55enne, operaio della cava, dopo essere salito su una motonave ormeggiata ad un pontone di attracco notava in acqua un cadavere quasi interamente sommerso. All’arrivo sul posto i Carabinieri della Stazione di Boretto, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla, avevano modo di constatare l’effettiva presenza di un cadavere, posto in posizione prona, incastrato tra la motonave ed il pontone di attracco, quasi interamente sommerso e parzialmente coperto da rami ed altri detriti trasportati dalla corrente del fiume. Dopo i primi  accertamenti il Dott. Forte, sostituto presso la Procura reggiana, ne autorizzava la rimozione con i Vigili del Fuoco che dopo oltre un’ora di lavoro riuscivano a tirar fuori dall’acqua il cadavere risultato essere di un uomo di razza caucasica dell’età di approssimativa tra i 40 e i 50 anni. Da una prima ispezione esterna il corpo non presentava vistose ferite ed appariva in avanzato stato di decomposizione, tanto da renderlo irriconoscibile e lasciar presupporre che si trovasse in acqua da diversi giorni. Addosso al cadavere non venivano rinvenuti documenti che ne consentissero l’identificazione, bensì solamente una custodia contenente un paio di occhiali da vista. Sui fatti fervono le indagini dei Carabinieri di Boretto e del Nucleo Operativo di Guastalla, coordinati dalla Procura reggiana.