Per Stefano Bargi e Daniele Marchetti (Lega Nord), lo scopo degli emendamenti presentati dal Gruppo “è quello di ridislocare risorse: per esempio, dai campi Rom alle vittime del dissesto idrogeologico. Uno dei limiti di questo primo bilancio di legislatura è quello di non prevedere un adeguato finanziamento di una legge approvata appena un anno fa (L.r. 14), con i suoi obiettivi di incentivare gli investimenti stranieri e l’attrattività dell’Emilia-Romagna”; al tempo stesso, “non si fa abbastanza per contrastare la delocalizzazione delle imprese”. Il Gruppo Ln “ha cercato di correggere il bilancio presentato dalla Giunta anche sulla questione della sanità, nella convinzione che il modello delle Case della salute stia diventando lo strumento per smantellare strutture ospedaliere e ridurre i servizi ai cittadini, innanzitutto nelle zone più periferiche”. Nello stesso tempo, “non si riducono gli sprechi nel settore degli acquisti di beni e servizi, anche sperimentando accordi infraregionali con Veneto, Lombardia, Toscana”. Infine, da Bargi e Marchetti è venuta una secca critica alla scelta di finanziare con 17 milioni di euro la costruzione del People Mover, per collegare aeroporto e stazione ferroviaria di Bologna: “Un costo abnorme, a fronte di interventi molto più efficaci, economici e di effetto immediato”.

“Il lavoro, innanzitutto era lo slogan dell’attuale maggioranza regionale in campagna elettorale, ma né il bilancio né il Def appaiono coerenti con quella enunciazione”, ha detto Piergiovanni Alleva (Altra Emilia-Romagna). Il suo intervento si è concentrato sulla “scarsa consapevolezza del dramma sociale in corso, in un territorio che in pochi anni ha visto triplicare i disoccupati, e che appena finiranno gli attuali ammortizzatori sociali sembra destinato a un’alluvione di povertà e disperazione. Ridurre la disoccupazione è indispensabile- ha detto Alleva- per rendere sopportabile la spesa per nuovi interventi di contrasto alla povertà, a cominciare dal reddito di cittadinanza”. Ma una politica attiva per il lavoro “dovrebbe abbandonare gli incentivi a pioggia e puntare, piuttosto, sui contratti di solidarietà espansiva, che prevedono il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali”. Andrebbe inoltre “incentivata e finanziata la riduzione consensuale dell’orario di lavoro, da 5 a 4 giorni settimanali”.

Per Andrea Bertani e Silvia Piccinini (M5s) è “sbagliato puntare sulle grandi opere e sono eccessivi gli investimenti regionali per l’Expo”. I due consiglieri hanno evidenziato “l’opportunità di prevedere a breve termine l’approvazione del piano regionale delle bonifiche”, sottolineando in particolare di avere “dubbi sulla volontà politica di bonificare la discarica di via Samoggia a San Giovanni Persiceto (Bo)”. Bertani e Piraccini hanno annunciato la presentazione di alcuni emendamenti, i più importanti dei quali puntano “alla creazione di un fondo regionale per il microcredito e all’eliminazione del finanziamento regionale al progetto People Mover, reindirizzando queste risorse sulle infrastrutture ferroviarie”.

Valentina Ravaioli (Pd) ha inteso “valorizzare gli impegni di bilancio per la cultura, 28 milioni nel 2015 a fronte dei 18 milioni di euro nel 2014, per la promozione del nostro patrimonio e per finanziare l’industria creativa. Si tratta di un mondo importante, numericamente e qualitativamente, che merita il sostegno concreto che la Regione sta offrendo”. Gli impegni della Regione, ha aggiunto la consigliera, “vanno anche nella direzione della riscoperta e tutela dei beni culturali e al sostegno alla produzione cinematografica, con le sue ripercussioni in termini di valorizzazione del territorio”. Ravaioli ha inoltre sottolineato “il cambio d