Agricoltura e ambiente possono e devono collaborare. È questo il messaggio uscito dall’Accademia Militare di Modena, che ha ospitato l’assemblea generale di Confagricoltura Modena, durante la quale l’associazione si è confrontata con le istituzioni e il mondo della ricerca sul tema “Agricoltura non solo cibo”. Al centro i problemi e le opportunità del mondo agricolo, tra tradizione, innovazione ed Expo.
«L’agricoltura deve andare a braccetto con l’ambiente, – spiega Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena – per troppi anni sono stati percepiti come antagonisti. Non era così e non è così. Per vivere meglio in futuro e migliorare il modo di fare impresa serve costruire una sinergia tra agricoltura e ambiente, perché ormai sono complementari. Questa assemblea è anche servita per aprire un tavolo di confronto sui problemi delle imprese agricole con le istituzioni, che hanno confermato la volontà di sostenere il settore e gli imprenditori, vigileremo per verificare che alle parole seguano i fatti. Tra le varie questioni affrontate c’è l’Imu – prosegue Bergamaschi – e vogliamo far passare il messaggio che siamo stanchi di veder trattata l’agricoltura come un bancomat. Occorre riscoprire il ruolo centrale e produttivo dell’agricoltura. Il terreno è un bene fondamentale per fare il nostro mestiere, mentre oggi viene visto solo come un patrimonio da tassare. L’altro grande tema trattato oggi, la messa in sicurezza dei territori sia montani che pianeggianti, deve fare i conti con la burocrazia, che rallenta il nostro lavoro. Anche in questo caso facciamo un appello alle istituzioni, per ridurre l’impalcatura burocratica che opprime gli imprenditori agricoli».
All’assemblea erano presenti anche Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e presidente della Provincia, e Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente: «Oggi – interviene il sindaco Muzzarelli – la sfida è trovare opportunità comuni tra agricoltura e ambiente, costruire un altro mondo economico ed ecologico. Per fare questo dobbiamo rafforzare la ricerca e unire le forze. Un esempio positivo in questo senso è stato l’Expo: abbiamo fatto sistema per valorizzare le nostre eccellenze e i turisti ora fanno tappa anche a Modena. Vogliamo continuare su questa strada, perché abbiamo tante unicità e grandi testimoni». Così l’assessore Gazzolo: «Quella tra agricoltura e ambiente è un’alleanza strategica per il futuro delle nostre comunità, come dimostrano non solo le tante azioni di politiche integrate, ma come l’agricoltura ci aiuta a costruire le condizioni di un miglior recupero e a produrre meno rifiuti nella vita quotidiana».
Presente all’evento anche Giangiacomo Gallerati Scotti Bonaldi, membro di giunta di Confagricoltura nazionale: «Se l’agricoltura produce reddito, anche l’ambiente ne trarrà beneficio. Il titolo dell’Expo, “Nutrire il pianeta”, è il fulcro della nostra attività, e proprio l’Expo è un’occasione unica per ridare al nostro settore la giusta importanza e aiutare il comparto a trovare le giuste soluzioni per l’agricoltura di domani». Patrizia Fava, docente Tecnologie e confezionamento alimentare del dipartimento di Scienze della vita, ha parlato del ruolo della ricerca: «Una buona agricoltura è amica dell’ambiente. Ciò che l’agricoltura produce come scarto, o, per meglio dire, sottoprodotto, può aiutare a difendere l’ambiente perché possiamo arrivare a produrre materiali che adesso vengono prodotti solo grazie al petrolio, utilizzando questi sottoprodotti che una volta non avevano valore e che oggi assomigliano moltissimo alla plastica».