carabinieri-informatica2Hanno individuato una bella casa al mare nel comune di Marina di Massa e seppur non in loro disponibilità, in quanto abitata dal proprietario, ad insaputa di quest’ultimo  l’hanno utilizzata come esca negli annunci trappola che pubblicavano in Internet dove dichiaravano l’intenzione di affittare l’abitazione per 15 giorni nel periodo di ferragosto. Una volta ricevuta la caparra, generalmente sui 300 euro, i falsi locatari non davano più notizie sparendo nel nulla. In questo modo una padovana 55enne che svolgeva le funzioni di primo contatto con le vittime, e un bergamasco che intascava le caparre hanno raggirato una famiglia reggiana ma non solo  stando alle prime risultanze investigative dei carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano che hanno indirizzato ora le attenzioni investigative sulla coppia per comprendere la portata del giro d’affari dei due truffatori. Nella more le indagini chiariscano questo aspetto con l’accusa di truffa in concorso i Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano hanno denunciato alla Procura reggiana i 2 truffatori.

Tra le vittima del raggiro (sicuramente molte di più visto che il proprietario di casa si è detto esausto di ricevere la visita di vacanzieri convinti di trovare la casa per poi scoprire di essere truffati) un operaio 33enne di Bagnolo in Piano. I carabinieri della locale Stazione a cui l’uomo ha formalizzato la denuncia sono riusciti a risalire ai due responsabili del raggiro. La tecnica usata era sempre la stessa: un annuncio trappola associato a un numero telefonico a cui rispondeva una rassicurante voce femminile per affitti di case al mare in Toscana nel periodo di ferragosto, l’invio di un contratto fittizio da sottoscrivere e restituire e la truffa era servita. Quando infatti l’utente a ridosso della partenza chiamava per aver le chiavi i falsi locatari, che nel frattempo avevano incassato la caparra sparivano nel nulla. I carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano grazie a mirate indagini anche di natura telematica sono risaliti agli odierni indagati scoprendo peraltro che la truffa all’uomo reggiano non era l’unica portata a compimento dai due. Il fenomeno delle truffe “Casa per vacanza”, che consiste nell’offrire, tramite internet, un appartamento per le vacanze a prezzi convenienti, facendo leva sulla voglia di “risparmio”, è in continua crescita.

Pertanto, per evitare spiacevoli sorprese, i Carabinieri raccomandano di diffidare: dai prezzi troppo convenienti; da chi ha troppa premura di concludere “perché c’è un altro interessato al periodo”; da chi è troppo propenso a concedere sconti o ridurre troppo l’acconto; da chi si presenta come privato ma ha troppe casa da affittare; da chi non dispone di fotografie degli interni dell’abitazione; da chi si presenta, ad esempio, con un nome femminile, al telefono e chiede il pagamento ad un’altra persona. Buona norma sarebbe in via prioritaria verificare i contatti dell’annuncio o quelli utilizzati (nominativo, numero di telefono, indirizzo email, iban o numero carta ricaricabile) mediante una semplice ricerca in internet associando il termine “truffa” e indicando le utenze telefoniche, qualcuno potrebbe averlo già scoperto ed averlo recensito negativamente!