“Non è il Comune di Pavullo che fissa i criteri per le assegnazioni delle case popolari. I requisiti di accesso al bando per l’assegnazione degli alloggi, infatti, sono definiti da un regolamento approvato dalla Regione Emilia Romagna, sul quale il Comune di Pavullo non ha nessuna voce in capitolo”. Il Sindaco Romano Canovi, dopo gli articoli di stampa dal titolo fuorviante e allarmistico usciti nei giorni scorsi, precisa che i principi che fissano modalità e requisiti per poter concorrere all’assegnazione degli appartamenti di edilizia agevolata, sono uguali per tutti i comuni della regione e regolati, nello specifico, dalla legge regionale 24 del 2001 e dalla delibera 15 del 2015 del Consiglio regionale. “La possibilità per i migranti che hanno ottenuto il diritto di asilo, pratica che ha comunque un iter di approvazione estremamente lungo, di poter concorre, quindi, non deriva da una volontà del Comune di Pavullo, ma è fissato dalla Regione. Preciso anche che a oggi non ci risultano migranti che abbiano i requisiti necessari, ovvero lo status di rifugiati con diritto d’asilo”.

“Nell’ambito delle operazioni di accoglienza dei migranti poi – prosegue il Sindaco Canovi – attualmente Pavullo ne ospita 13, in appartamenti gestiti dalla cooperativa Caleidos. Preciso anche che chi, nel tempo, ha ottenuto l’attestato di profugo rifugiato ha già scelto altre città e altri Stati di destinazione”.