treniIncremento della velocità massima dei treni, fino a 200 chilometri orari. Riduzione dei tempi di viaggio fra Bologna e Bari (meno 45 minuti) e di 8 minuti fra Bologna e Rimini, raggiungibile dal capoluogo regionale in 44 minuti. Aumento della capacità di traffico della direttrice Adriatica, nuovo assetto dei binari nelle principali stazioni della Romagna, miglioramento degli standard di regolarità e puntualità del traffico ferroviario. Questi i principali effetti degli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico che Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha in corso sulla direttrice ferroviaria Adriatica, linea Bologna- Lecce, e in particolare fra Bologna e Rimini. Investimento complessivo, circa 120 milioni di euro nel triennio 2015-2018. I dettagli degli interventi sono stati presentati oggi a Rimini in una conferenza stampa dal sindaco Andrea Gnassi, dagli assessori regionali Raffaele Donini (Infrastrutture e Trasporti) ed Emma Petitti (Bilancio), e dall’amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile.

Per la velocizzazione della linea ferroviaria, sono già operativi i cantieri per riconfigurare il tracciato dei binari e sono già stati avviati gli interventi di manutenzione straordinaria. Verrà inoltre rinnovata la linea di alimentazione elettrica dei treni (nel 2017) e, nel biennio 2016-2017, sarà effettuata la manutenzione straordinaria di dieci ponti ferroviari. L’investimento complessivo per gli interventi in Romagna è di 70 milioni di euro (già realizzate opere per 19 milioni di euro). Il termine dei lavori è previsto per fine 2017.

Per il traffico regionale e metropolitano sono previsti sulla linea Bologna-Rimini ulteriori interventi (investimento complessivo di 30 milioni di euro), che saranno conclusi per fasi entro il 2018. In particolare, sarà ridisegnata la configurazione dei binari di alcune stazioni (nuovo Piano regolatore generale-PRG ferroviario), per incrementare la capacità di traffico della linea e migliorare la regolarità e puntualità del traffico ferroviario. L’altezza dei marciapiedi sarà portata a 55 cm (standard europeo) per facilitare l’ingresso e l’uscita dai treni.

Forlì: è in corso la modifica della configurazione dei binari; entro novembre 2015 saranno ultimati i lavori di innalzamento del marciapiede a servizio dei binari 1 e 2; a regime tornerà operativo anche il terzo binario.
Cesena: sarà riconfigurato l’assetto dei binari, per velocizzare gli arrivi e le partenze dei treni.
Imola: il binario 1 tronco sarà funzionale al traffico ferroviario in arrivo e in partenza sia in direzione Nord sia verso Sud; il binario 4 sarà attrezzato per la fermata dei treni e la discesa o salita dei viaggiatori.
Castel San Pietro Terme: sarà realizzato un nuovo binario dedicato ai collegamenti per Bologna.
Castelbolognese: sarà ripristinato il binario 5, per l’interscambio ferro/ferro dei collegamenti ferroviari con Ravenna e con Rimini, utilizzando lo stesso marciapiede.

Nell’ambito del progetto 500 stazioni nel biennio 2016/2017 sono programmati interventi per migliorare l’accessibilità delle stazioni e l’informazione ai viaggiatori. Il programma dei lavori prevede nel 2016 l’innalzamento dei marciapiedi (55 cm) nelle stazioni di Imola e di Cesena (2016) e il potenziamento dei sistemi di informazione (audio e video) a Bologna, Castelbolognese e Imola. Investimento complessivo 4 milioni di euro. Nel 2017 saranno avviati interventi, investimento complessivo 9 milioni di euro, per marciapiedi alti (55 cm) a Rimini, Forlì (seconda fase lavori), Castel San Pietro Terme, Castelbolognese e Faenza e per il rinnovo del sistema di informazione ai viaggiatori nelle stazioni fra Castelbolognese e Rimini.

Per lo sviluppo del traffico merci sulla linea Bologna-Rimini nel terminal di Villa Selva sarà triplicata la potenzialità di carico/scarico sulle aree esistenti. Inoltre, sarà realizzato un nuovo piazzale, in asfalto rinforzato, per la movimentazione delle gru. Investimento 5 milioni euro.

“Oggi Rimini accorcia le distanze con il resto del mondo – ha commentato il sindaco Andrea Gnassi  – , con il grande hub bolognese, e questo le consente di ricollocarsi in una prospettiva internazionale. La riviera romagnola è una grande piattaforma italiana dell’accoglienza, del turismo, che significa un pezzo di economia straordinariamente importante per l’Emilia-Romagna: la velocizzazione della direttrice Adriatica quindi è per noi di estrema importanza”.

“Presentiamo 120 milioni di interventi per adeguare la rete ferroviaria, le tecnologie e le stazioni sulla tratta Bologna-Rimini – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Raffaele Donini – . Interventi resi possibili grazie a un gioco di squadra con il Gruppo Fs, che si inseriscono perfettamente nella nuova proposta, approvata ieri dalla Giunta, del Piano delle infrastrutture strategiche che presenteremo al Governo: per la prima volta in Italia una Regione inverte il rapporto di consistenza tra rete ferroviaria e rete viaria a favore della prima”.

“La volontà di fare investimenti sui nostri territori, per renderli ancora più attraenti e fruibili, è testimoniato da questo primo anno di governo della nuova Giunta – ha ricordato l’assessore al Bilancio Emma Petitti – . Su 570 milioni di investimenti, 227 sono andati proprio al trasporto pubblico locale, mobilità e infrastrutture. Parliamo di risorse che si stanno impegnando tutte. Inoltre, per velocizzare una serie di interventi, abbiamo voluto aggiungere 36 milioni per la parte corrente dedicati esclusivamente ai servizi, alle linee e ai passeggeri. E c’è già l’impegno a investire altri 30 milioni per la gara del ferro. Modernizzazione delle infrastrutture, dissesto e protezione della costa: sono interventi prioritari per la Regione, per rendere Rimini e la costa romagnola sempre più competitive e attraenti”.

“Gli interventi che abbiamo in corso sulla direttrice Adriatica, che completeremo entro il 2018 – ha sottolineato l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile – hanno due obiettivi: aumentare la velocità dei treni, quindi ridurre i tempi di viaggio, e incrementare la capacità di traffico su una linea ben utilizzata, ma in grado di sviluppare una maggiore potenzialità. A vantaggio non solo dei treni più veloci, ma anche del trasporto regionale e di quello merci. Stiamo intervenendo anche nelle stazioni per migliorarne l’accessibilità e offrire ai viaggiatori servizi sempre più efficienti”.