Sindaco-UnicefSono arrivati in Municipio sventolando le bandierine blu dell’Unicef armati dei loro sorrisi e della loro allegria i bambini della terza B delle scuola primarie S. Agnese di Modena. E, in occasione del 26esimo anniversario dell’approvazione della Carta dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che il mondo festeggia oggi venerdì 20 novembre, al sindaco Gian Carlo Muzzarelli e al vicesindaco Gianpietro Cavazza hanno consegnato il vademecum 2015 dell’Unicef intitolato “Ogni bambino merita una possibilità”.

Il sindaco li ha ringraziati di cuore, ha riflettuto con loro sul significato e l’importanza della Carta dei Diritti dell’infanzia elaborata dall’Unicef e ha garantito che conserverà il nuovo rapporto come “un valido promemoria per fare sempre meglio”. Ricordando loro come in molti luoghi del mondo non sia garantito a tutti i bambini il diritto a un’infanzia ‘normale’, ha anche sottolineato che a Modena, “pur non avendo simili drammi, non possiamo fermarci: dobbiamo lavorare sempre per essere tutti insieme una comunità più forte e coesa, come una grande famiglia, evitando che i brutti fatti che avvengono, spesso lontano e qualche volta più vicino, ci dividano. Per questo – ha continuato – consegneremo la cittadinanza onoraria di Modena a bambini e bambine nati in Italia, che studiano e giocano ogni giorno con voi, ma non sono ancora cittadini italiani: è un atto di inclusione e di fiducia per costruire una comunità più unita e forte per darci una mano e camminare insieme, sin da piccoli, verso il futuro di pace”.

Il tema dei diritti – ha aggiunto il vicesindaco assessore alla Scuola Cavazza – assomiglia alle fondamenta e alla struttura portante di una casa. Per starci bene abbiamo però anche bisogno di arredarla e di colorare le pareti: questi colori sono i valori che vogliamo siano per noi importanti e il principale è la gratuità”.

Ad accompagnare i bambini sono state le insegnanti Roberta Zanni, Giusy Ponzetta, Franca Maria Mete, Lara Bizzarri, la responsabile del Sognalibro Iva Tomello e, in rappresentanza dell’Unicef, Marika Porelli che si è fatta portavoce della necessità di “investire nell’assistenza, nell’educazione, nell’istruzione e in una parola, nell’integrazione piena, di tutti i bambini e in particolare delle nuove generazioni nate da famiglie migranti, che più rischiano di essere oggetto di speculazioni, anche ideologiche”.

Immagine: i bimbi consegnano al sindaco il vademecum Unicef 2015