“L’udienza preliminare del processo a carico di Giuliano B. riporta drammaticamente in primo piano l’urgenza di sicurezza che i nostri commercianti vivono quotidianamente sulla propria pelle”. Lapam Confartigianato di Formigine interviene sulla vicenda del commerciante formiginese che, per reagire all’ennesimo tentativo di rapina, aveva impugnato la pistola e ferito uno dei tre malviventi. Oggi l’uomo deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio: “La vicenda risale a sei anni fa ma non si può certo dire che, nel frattempo, la situazione sicurezza dei nostri centri storici abbia registrato sensibili passi in avanti. Le reazioni più forti delle vittime dei furti sono, in molti casi, frutto dell’esasperazione. E l’unica strada per scongiurarle è garantire ai commercianti il sacrosanto diritto a lavorare in sicurezza: attraverso il lavoro di prevenzione e presidio del territorio delle forze dell’ordine e attraverso l’adeguamento delle leggi, laddove queste non garantiscano l’effettiva certezza della pena per chi, come ad esempio in questo caso, compie furti in serie ai danni di aziende, negozi e privati e si ritrova rapidamente a piede libero, pronto a colpire di nuovo”. Sulla vicenda giudiziaria che oggi coinvolge Giuliano B. – conclude Lapam – toccherà alla magistratura fare luce. Come associazione auspichiamo naturalmente che possa decadere ogni imputazione per il commerciante. Ma, allo stesso modo, ci auguriamo che chi ha il potere per intervenire capisca che quella della sicurezza è ormai un’emergenza che non si può ignorare e che ogni giorno costa tantissimo, in termini morali e materiali, alle nostre comunità”.