“Una buona giornata per i diritti, una buona giornata per tutti. Finalmente l’Italia ha una legge sulle unioni civili, compie un passo in avanti ed esce dall’oscurantismo medievale in tema di diritti civili”. È il commento di Andrea Bosi, assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena dopo la definitiva approvazione delle unioni civili avvenuta mercoledì 11 maggio alla Camera.

È una legge, prosegue Bosi, che, sebbene “non perfetta, determina un reale passo in avanti del Paese e che, in un qualche modo, restituisce alle persone Lgbt, parte della loro dignità, troppo a lungo negata. L’approvazione della legge è un punto di partenza, non il traguardo perché mancano ancora il riconoscimento pubblico della famiglia tra persone dello stesso sesso e la conseguente possibilità di adottare, ma il cammino per il riconoscimento della piena uguaglianza è iniziato e, anche se non sarà facile, non si fermerà”.

L’assessore ha poi ricordato il ruolo decisivo degli enti locali, tra i quali il Comune di Modena, che attraverso l’approvazione dei registri delle unioni civili, hanno mandato un chiaro messaggio al Parlamento “per una legge di cui l’Italia aveva bisogno”, mettendo in evidenza le azioni realizzate dall’Amministrazione per superare le discriminazioni e arrivare a una piena uguaglianza come il dialogo costante con le associazioni Lgbt, l’indagine su sessismo e omofobia a Modena e le campagne per la promozione culturale ed educativa contro i comportamenti omofobi tra le quali rientra anche il programma “Siamo tutti uguali/diversi”, in corso di svolgimento e collegato alla giornata internazionale contro l’omofobia del 17 maggio.

 

CONTRO L’OMOFOBIA, IL FESTIVAL “ZE-ZONE ETEROGENEE”

“Almeno il cane è un tipo a posto” è il libro con il quale, venerdì 13 maggio alle 18 al Drama Teatro di Modena, in via Buon Pastore 57, si apre il festival “Ze-Zone eterogenee. Rassegna spettacolare Lgbti”: tre giorni di letture, video e spettacoli teatrali nell’ambito di “Siamo tutti uguali/diversi”, il programma di iniziative modenesi che per tutto il mese accompagnano la giornata internazionale contro l’omofobia indetta dall’Unione europea e che si celebra il 17 maggio.

“Ze” è il pronome neutro inglese che si può utilizzare al posto del maschile “he” o del femminile “she”. Due lettere, come spiegano gli organizzatori del festival, che racchiudono il riconoscimento “di un intero universo di ricchezze e situazioni concrete, di vite e percorsi non riducibili al solo maschile/femminile. La rassegna si propone di gettare uno sguardo su queste esistenze, di aprire finestre su queste ‘zone eterogenee’ di vita e far entrare una luce in grado di donare nuovi colori e consistenze ai nostri stessi contorni”.

Realizzato in collaborazione con Drama Teatro e con il patrocinio del Comune di Modena, il festival propone sei appuntamenti, due al giorno fino a domenica 15 maggio, il primo alle 18 e il secondo alle 21.30. Tra l’uno e l’altro il “Cosmo aperitivo”, l’aperitivo Lgbti friendly, approntato da Arcigay per tutti i partecipanti.

Il programma si apre appunto con la presentazione del libro di Lorenza Ghinelli “Almeno il cane è un tipo a posto”, storie di ragazzi che vivono sulla loro pelle bullismo, omofobia, diversità e anelito alla propria identità. L’incontro inizia alle 18, a seguire è previsto un dibattito con l’autrice. Sempre venerdì 13, alle 21.30 va in scena lo spettacolo “Suor Melodia” a cura di Mikamale teatro.

Sabato 14, alle 18, proiezione del video “Chris e Mil – un amore transessuale”, tratto dal programma Boat di Pif, una storia d’amore tra due ragazzi transgender bolognesi. Alle 21.30, lo spettacolo teatrale “Per una donna”, a cura di Atir, Teatro Ringhiera, che mette in scena la vita di una quarantenne, sposata con un uomo che la ama, la cui normalità viene travolta dal desiderio inaspettato per un’altra donna.

Domenica 15, alle 18, la rappresentazione teatrale di “Mi chiamo Egon – Diario di un transessuale”, a cura di Laura Rossi ed Egon Botteghi. Per finire, alle 21.30, spettacolo semiserio su coming out, omosessualità e omofobia con Carlo Gabardini.

Il programma “Siamo tutti uguali/diversi” è promosso dal tavolo di lavoro Lgbt, coordinato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena e al quale partecipano le associazioni Arcigay Modena, Famiglie Arcobaleno, Moregay, Agedo, Rete genitori Rainbow e Cgil.