“Dopo l’incontro con i sindaci dei comuni interessati alla fusione, ma soprattutto con i rappresentanti di quei comuni che la fusione l’hanno già fatta, vedi Valsamoggia e il Consorzio dei Comuni Trentini, non possiamo che “tifare” per la Fusione dei 3 comuni della Val d’Enza: Campegine, S.Ilairo e Gattatico”. Parla così Ivo Biagini, presidente Lapam Confartigianato di Reggio Emilia, dopo l’incontro dei giorni scorsi sul tema della fusione dei comuni.

“Semplificare gli atti amministrativi e rapportarsi con pochi interlocutori signifca per le imprese recuperare tempo – continua il presidente Lapam Reggio -. Se poi entra liquidità per fare investimenti, 19milioni e 500 mila euro in 15 anni (18 milioni nei primi 10 anni) da utilizzare per il buon funzionamento dei servizi e per agevolare il lavoro di tante aziende medio piccole (comunicazioni e infrastrutture), magari accompagnata dalla riduzione delle imposte locali, rifiuti in primis, è sicuramente un motivo in piu’ per avvallare il procedimento”.

Domenica 22 maggio in trentino gli abitanti di 33 comuni erano alle urne per promuovere la fusione in 10 nuovi comuni di dimensioni idonee per essere piu’ rappresentativi ed economicamente autonomi. I comuni sotto i 10000 abitanti non riescono a sostenere la funzionalità dei servizi, soprattutto infrastrutture, scuole e attività per anziani, pertanto si rende necessario un procedimento di riqualificazione della spesa pubblica a livello nazionale, che passa per l’accorpamento delle province in aree vaste e per la fusione dei comuni.

“La fusione porterebbe ad una uniformità di piani regolatori così come delle norme comunali sui tributi e sui pubblici esercizi sino ad arrivare all’ottimizzazione del personale di polizia per l’esercizio del controllo del territorio e del personale amministrativo” conclude Biagini.