bimbi-saharawi-scandianoSei bambini africani, provenienti dai campi profughi Saharawi, sono ospiti da alcuni giorni del Comune di Scandiano e degli altri dell’Unione Tresinaro-Secchia, che aderiscono anche quest’anno al progetto “Jaima – Tenda” dell’Associazione Jaima Saharawi di Reggio.

«Il soggiorno – spiega l’assessore alle politiche sociali Giulia Iotti – non è una semplice vacanza, ma consente ai bambini di vivere opportunità importanti, altrimenti precluse dalla dura vita nelle tendopoli del deserto a sud di Tindouf, in Algeria, dove sono insediati dal 1975 i campi profughi per i rifugiati del Sahara Occidentale: una migliore alimentazione, la possibilità di sottoporsi a controlli medici, la possibilità di conoscere un diverso ambiente. Durante la permanenza in famiglia i bambini sono inseriti nei campi gioco estivi per favorire l’incontro e la conoscenza con coetanei locali. Inoltre la presenza di questi “piccoli ambasciatori di pace” consente di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta pacifica e diplomatica per l’indipendenza che il popolo Saharawi sta portando avanti da tanti anni».

I piccoli ospiti provengono dal sud-ovest algerino, dove si trovano a causa del conflitto nel Sahara occidentale: hanno un’età di circa 10 anni, sono accompagnati da un educatore e sono stati accolti da famiglie del territorio.

Si fermeranno quasi un mese, sino alla fine di luglio: in queste settimane frequenteranno il campo estivo “Esploriamo i mondi” realizzato da coop sociale Pangea, che dedicherà un’attività specifica anche alla conoscenza del popolo sahrawi con proiezione di video e foto.

Aggiunge Iotti: «E’ importante anche la collaborazione con la direzione scandianese dell’Azienda Usl di Reggio, per la realizzazione degli esami e delle visite mediche».

Tante sono le iniziative di solidarietà che il territorio dell’Unione realizza per questo progetto: la settimana scorsa, per esempio, i bambini sono stati ospiti del Centro Sociale Aquilone che, durante l’usuale tombolata, ha devoluto il ricavato al progetto di accoglienza.

Chi volesse contribuire in qualche modo, può mettersi in contatto con l’associazione: jaimasahrawi@libero.it