festivalfilosofia-sassuoloPer tutti coloro che vogliono approfondire l’“Agonismo” in tutte le sue diverse sfumature se ne parla ancora nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 18 settembre. La giornata di domani prevede lezioni magistrali affidate a grandi nomi del pensiero contemporaneo: tra gli altri Nancy, Cashmore, Sini, Cacciari e Pulcini. Si prosegue fino all’alba con il Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia. Sono poi in programma appuntamenti con artisti importanti come Marina Massironi, Ugo Cornia e tanti altri.

 

Sabato mattina sono previste sei lezioni magistrali: Pier Aldo Rovatti discuterà di gara come gioco, come tensione tra una componente disinteressata, fondata su piacere e godimento, e una componente arrischiata, perché il gioco comporta sempre una sfida e un azzardo, ossia un “mettersi in gioco” verso se stessi o verso gli avversari (Modena, Piazza XX Settembre, ore 10.00), seguito da Salvatore Natoli che presenterà la lotta in vista della gloria come terreno elettivo delle virtù su un piano strettamente etico e antropologico (Modena, Piazza Grande, ore 11.30).

A Carpi Jean-Luc Nancy, uno tra i più rilevanti pensatori della relazione con l’altro, presenterà un originale ripensamento della belligeranza del pensiero e delle armi della critica di fronte al suo svuotamento contemporaneo (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 10.00). La scoperta dei neuroni specchio sembra fornire una base fisiologica all’intersoggettività e, di qui, alla disposizione cooperativa e mutualistica dei primati, come riferirà Vittorio Gallese, uno dei suoi scopritori (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 11.30).

Con un drastico cambio di quadro, Ellis Cashmore rintraccerà il tema della gara in un fenomeno tutto contemporaneo e mediatico come quello dei talent show, dove la spettacolarizzazione della competizione e l’eguaglianza di opportunità dei partecipanti vanno di pari passo con il voyeurismo di un pubblico affamato di conflitto e crudeltà (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10.00) Carlo Sini mostrerà anzitutto come l’emulazione, cioè la spinta a superare in valore il contendente nella gara, costituisca fin dalle radici greche una peculiarità etica e antropologica dell’Occidente (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11.30).

Il programma filosofico della giornata di sabato prosegue nel pomeriggio a Modena con Michela Marzano, che mostrerà come l’esistenza dei singoli sia sempre più gestita in modo manageriale, basando la vita personale su modelli di performance e competizione di matrice aziendale (Lectio “Gruppo Hera”, Modena, Piazza Grande, ore 15.00). Vita e politica, del resto, sono strettamente congiunte in dispositivi di pensiero e pratiche che vanno sotto il nome di “biopolitica”: Roberto Esposito, uno dei maggiori protagonisti del dibattito internazionale su questi temi, porterà la riflessione nel cuore del presente, analizzando quanto il conflitto e la dimensione agonale dell’esistenza incidano sulla crisi di identità dell’Europa (Modena, Piazza Grande, ore 16.30). Nella sua lettura antropologica degli esercizi di elevazione, Peter Sloterdijk mostrerà come le differenze connesse al potere e al privilegio si siano trasformate in differenze connesse alle performances di auto-elevazione, decretando il successo dell’allenamento sportivo nella tarda modernità (Modena, Piazza Grande, ore 18.00).

Al di là delle interpretazioni sociologiche e culturali per le quali lo sport ha sempre un significato funzionale in relazione ad altro (il marketing, la salute, il prestigio, il potere), Hans-Ulrich Gumbrecht discuterà a Carpi il valore intrinseco dell’attività sportiva, coincidente con la pura bellezza estetica che si ricerca guardandone le azioni (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 15). Massimo Cacciari invece discuterà la mossa agonica compiuta dal pensiero filosofico in quanto tale: costitutivamente dialettica, la filosofia argomenta infatti sempre nel più rischioso dei rapporti, quello dialogico (Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30). La gratuità del gesto atletico, che lo rende aggraziato in senso etimologico, sarà poi sottolineata anche nella lezione di Francesca Rigotti (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).

A Sassuolo Miguel Benasayag perorerà una pratica del conflitto inteso come base del vivere insieme, discostandosi dalle posizioni illusorie e complementari della tolleranza zero e della pace universale (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 15.00), mentre Gustavo Zagrebelsky ribadirà che le democrazie necessitano di discordia tra opinioni e valori e di un confronto basato sul rispetto reciproco e le garanzie costituzionali (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30). Silvia Vegetti Finzi affronterà invece la questione dell’aggressività soprattutto nei gruppi adolescenziali, mostrandone una funzione evolutiva, laddove lo scontro sostiene la crescita, e una distruttiva, come nel caso dei bullismi (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).

E ancora, in serata, un protagonista come Julio Velasco – tra i più vincenti allenatori di pallavolo di sempre – si soffermerà nella sua Lectio “Rotary” sull’importanza del lavoro motivazionale per fare squadra, cruciale non solo per la performance dei team sportivi, ma per ogni dinamica di collaborazione (Modena, Piazza Grande, ore 20.30).

Passione “democratica” e ambivalente, fondata su una malintesa forma di comparazione e competizione, l’invidia verrà discussa nelle sue implicazioni da Elena Pulcini (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 20.30). Nel contesto astrofisico, il pòlemos si traduce nelle violente collisioni cosmiche, come la fusione di due buchi neri, capaci di generare increspature nello spazio tempo, lasciando come tracce le “onde  gravitazionali” scoperte proprio nel 2016: a parlarne saranno Paola Puppo e  Fulvio Ricci, responsabile scientifico di Virgo, l’équipe dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che ha  collaborato con la statunitense Ligo per giungere allo straordinario risultato (Sassuolo, Piazzale della Rosa, ore 20.30).

 

Tra gli appuntamenti più attesi del Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia, a Carpi c’è senz’altro quello con la poliedrica mattatrice Marina Massironi: con testi di Lia Celi racconterà la passione amorosa tragica e devastante del Moro di Venezia. Ma il dramma shakespeariano di Otello, musicato poi da Verdi, può anche divenire un’esilarante cavalcata tra passioni e intrighi, con irruzioni nella stretta attualità: il suo reading musicato “Desdemona contro tutti”, con la regia di Massimo Navone e arrangiamenti di Augusto Vismara, va in scena in Piazza Martiri, alle ore 22.

Storie di imprese agonistiche che hanno oltrepassato l’ambito puramente sportivo sono quelle raccontate, tra narrazione e musica, nel concerto “Invictus. Correndo controvento”, con i cinquanta professori dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna diretta da Alessandro Nidi, e le voci di Marco Caronna e Mascia Foschi. Con le musiche di Chico Buarque De Hollanda, Francesco De Gregori, Paolo Conte, Sheryl Crow, Fabrizio de Andrè, si incontrano le vicende di un puglie zingaro che ha sfidato il nazismo, di una mezzofondista algerina che correva a gambe nude contro l’integralismo islamico o l’epopea degli invincibili Springboks campioni del mondo di rugby nel 1995. E poi si racconta l’impresa titanica di Alex Zanardi, che ha concluso una maratona a forza di braccia dopo un guasto alla sua handbike (Sassuolo, Piazzale della Rosa, ore 22, a cura di: Fondazione Arturo Toscanini).

 

E ancora: Ugo Cornia in “Contro tutti i mali” scrive di Montaigne una biografia che è un incontro discreto d’amorosi sensi: spesso lascia parlare il filosofo con la sua voce pacata e senza albagia, e ad ogni citazione ci sorprende la sua originale postura intellettuale, quella “libertà smodata di dire a torto o a ragione quello che mi viene in mente, e giudicare temerariamente le cose”, in un reading nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita (Modena, ore 22.00).

 

Inoltre sono quasi trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una sulla passione per gli album di figurine Panini, una collettiva di fotografia sui migranti nelle isole greche, una sulla sfida dell’artista ai suoi modelli, una sui ritratti dei protagonisti della contestazione giovanile.

Un ampio progetto dal titolo “Modena futurista”, tra mostre, performance teatrali, concerti, narrazioni e laboratori presenterà al pubblico un’esperienza d’avanguardia che rinvia alla serata futurista nella quale a Modena fu presentato il primo dei celebri “intonarumori”.

Il tutto accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di domani gallerie e musei saranno aperti fino alle ore piccole.