“Il gesto coraggioso, mosso da ferrea volontà e cristallina dignità di Dj Fabo, ha riportato alla ribalta la discussione politica intorno al fine vita. Credo che la nostra città, tra le prime ad istituire il registro del testamento biologico, abbia il dovere di contribuire a questo confronto forte della propria competenza, lontano da radicalismi e oscurantismi”. Interviene così il vicesindaco di Reggio Emilia Matteo Sassi a margine della storia di Fabiano Antoniani, il quarantenne che ha scelto la strada del suicidio assistito dopo essere diventato completamente paralizzato e cieco a causa di un incidente in automobile.

“La libertà di autodeterminazione di ciascuna persona è un valore intangibile e inviolabile da chiunque, compreso lo Stato o la Chiesa. Il compito delle istituzioni repubblicane è dunque quello di consentire a ciascuna persona di decidere liberamente, senza violenze e costrizioni, della propria vita e dunque anche della propria morte. DJ Fabo, come centinaia di nostri concittadini ogni anno, è stato costretto ad emigrare all’estero per vedere rispettata la propria volontà. Chi non può permetterselo, o comunque decide di non intraprendere quel viaggio, è abbandonato a se stesso. Uno Stato che lascia soli i propri concittadini in questi momenti mina ogni rapporto di fiducia. Anche per questo trovo vergognoso e irresponsabile il silenzio e l’inazione del Parlamento di fronte a questa sofferenza. La Repubblica decide di chiudere ingiustamente gli occhi di fronte alla volontà di tante persone scaricando così ogni responsabilità sui medici, i familiari e gli stessi malati terminali. Il tempo è maturo affinché il legislatore si mostri libero e laico, portando il nostro Paese al di fuori di una condizione di minorità culturale che offende la vita, la volontà e la dignità di tante persone”.
Il testamento biologico, conosciuto anche come “Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari”, è un documento che permette di indicare in anticipo i trattamenti medici che ciascuno intende ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico. A Reggio Emilia il servizio di raccolta del testamento biologico è attivo dal 2010: a oggi sono stati depositati 343 documenti, nessuno dei quali è stato finora ritirato per essere utilizzato in sede sanitaria.

Chi intende registrare le proprie volontà, può compilare il testamento biologico sugli appositi moduli in carta semplice disponibili presso gli uffici di Comune Informa (Urp, via Farini 2/1) e sul sito del Comune (www.comune.re.it). Per farlo bisogna essere maggiorenni e residenti nel comune di Reggio Emilia.

Il testamento – nel quale andranno indicati oltre ai propri dati e volontà rispetto ai trattamenti sanitari, anche il nominativo di un fiduciario o di un suo supplente incaricato di dare attuazione alle volontà del dichiarante – deve essere consegnato in busta chiusa all’ufficio Stato civile di via Toschi 27 (su appuntamento, telefonando al numero 0522 456408).

L’ufficio Stato civile provvederà a rilasciare una ricevuta, recante il numero di protocollo, il nominativo del dichiarante, del fiduciario ed, eventualmente, del supplente fiduciario.

Il testamento, che verrà custodito nell’archivio comunale, potrà essere modificato o revocato in ogni momento dal dichiarante.

 

Presso gli uffici comunali di via Farini è possibile ricevere informazioni e aiuto nella compilazione del testamento.