Più giovani coinvolti nelle attività di aiuto ai poveri e maggiore supporto alle realtà associative minori che operano su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Con questi obiettivi la Regione ha aperto un bando da 600 mila euro, valido per il biennio 2017-2018 e rivolto alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale (queste ultime di rilevanza regionale, cioè operative in più ambiti territoriali), iscritte negli appositi Registri.

Parte delle risorse, 112mila euro, finanzierà nove progetti, uno per ambito provinciale, che vedono i giovani protagonisti delle attività di sostegno concreto alle persone più disagiate.Ad esempio,tra le iniziative già sostenute in passato figurano la distribuzione di pasti e indumenti, la gestione dei dormitori per i senza fissa dimora, la raccolta e la consegna del cibo in eccesso alle famiglie in difficoltà economica. I restanti 486mila euro sono destinati alla sperimentazione di interventi – presentati dalle associazioni a rilevanza regionale e gestiti in rete – per qualificare e supportare l’organizzazione delle associazioni di promozione sociale più piccole, che quindi possono aver bisogno di formazione e consulenza.

“Contribuire alla progettazione e alle attività del volontariato e dell’associazionismo- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini- è un obiettivo importante in una regione in cui il welfare comprende non solo le istituzioni pubbliche, ma anche i tantissimi volontari che offrono disponibilità e impegno. Chi presta gratuitamente il proprio tempo libero per la cura e il benessere degli altri ha tutto il nostro incoraggiamento e la nostra gratitudine”.

Il bando, consultabile on line sul portale Sociale della Regione, è contenuto nel “Piano per gli interventi economici destinati al sostegno e alla qualificazione delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale di rilevanza regionale”, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.

Come presentare domanda
Le associazioni hanno tempo fino al 9 agosto per presentare la domanda, con la relativa documentazione, alla Regione Emilia-Romagna – Servizio Politiche per l’integrazione sociale, contrasto alla povertà e Terzo settore. É possibile farlo in due modi: attraverso posta PEC all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it e via mail all’indirizzo mario.ansaloni@regione.emilia-romagna.it

Le associazioni no profit dell’Emilia-Romagna
Il Terzo Settore in Emilia-Romagna conta oltre 7.000 realtà, che la collocano tra i primi posti in Italia per numero di istituzioni no profit: 3.993 associazioni di promozione sociale, 3.000 organizzazioni di volontariato e 729 cooperative sociali. Molteplici i settori di attività: sociale, in cui prevalgono l’assistenza ad anziani e famiglie; ricreativo; di sostegno ai disabili; di recupero sociale e lavorativo delle persone detenute; di aiuto alle persone povere e senza fissa dimora (mense e ricoveri); di supporto legale e psicologico alle donne vittime di violenza domestica. Nel settore sanitario le attività più diffuse riguardano la donazione di sangue e l’emergenza sanitaria (pronto soccorso). Tra le attività di volontariato preferite dai giovani, figurano quelle culturali e ambientali.