Sciopero oggi pomeriggio dei lavoratori della PM Group di San Cesario sul Panaro per chiedere il ritiro del licenziamento di un lavoratore del reparto manutenzione. I lavoratori sono in presidio davanti ai cancelli a partire dalle ore 13 di oggi (in foto). L’adesione allo sciopero, secondo la Fiom/Cgil – è oltre l’80%.
“L’azienda – spiega la nota sindacale – acquisita recentemente dalla multinazionale americana Manitex, ha circa 150 dipendenti e produce gru di varie dimensioni. Il licenziamento è stato motivato per esigenze di ristrutturazione del reparto e con la volontà di esternalizzare la manutenzione a fornitori esterni. La Fiom/Cgil e i lavoratori ritengono ingiustificato il licenziamento perché l’azienda non ha valutato alcuna soluzione alternativa di ricollocazione in altre mansioni, né l’utilizzo di ammortizzatori conservativi”.

“Inoltre – afferma Willliam Neri della Fiom/Cgil – giudichiamo sbagliata in sé la scelta di esternalizzare la manutenzione, in quanto si tratta di un reparto strategico per la funzionalità dell’attività aziendale”.

“Tra Fiom/Cgil e azienda – prosegue la nota del sindacato – era in atto da mesi una discussione per affrontare i problemi di mercato che l’azienda da tempo segnalava e per trovare soluzioni condivise su eventuali riorganizzazioni che avrebbero dovuto coinvolgere le altre due controllare del Gruppo, Oil & Steel e Air Service, con l’obbiettivo di arrivare a creare un’unica entità aziendale. Questo licenziamento ha però spiazzato la Rsu e la Fiom/Cgil mettendo in discussione anche il percorso che si stava aprendo”.

“Il licenziamento in PM mostra purtroppo analogie con quello della lavoratrice in Glem Gas – prosegue William Neri  – Due licenziamenti a distanza di pochi giorni e di pochi metri. In questi casi le imprese scelgono deliberatamente di licenziare senza trovare soluzioni alternative ed avendo a disposizione gli ammortizzatori sociali conservativi. Non sono dunque infondati i timori espressi anche ieri dal segretario della Fiom/Cgil provinciale sulla maggior facilità e convenienza a licenziare per le aziende, resa possibile dalle ultime riforme del mercato del lavoro (Riforma Fornero e Jobs Act)”.

La Fiom/Cgil, Rsu e lavoratori chiedono all’azienda di ritirare il licenziamento e di trovare una ricollocazione alternativa per il lavoratore coinvolto.