Nel pomeriggio di ieri diverse telefonate al 113 che segnalavano una donna in strada in via Martiri della Bettola, intenta ad urlare. Al loro arrivo gli agenti trovavano una donna in evidente stato di agitazione che riferiva di essere stata aggredita dal fidanzato. La donna, una marocchina di 33 anni in regola con le norme sul soggiorno, raccontava di avere avuto un violento diverbio con il suo fidanzato per questioni di gelosia. Gli agenti venivano accompagnati dalla donna all’interno dell’appartamento dove si trovava il fidanzato della donna, anch’egli di nazionalità marocchina di 29 anni in regola con le norme sul soggiorno. Quest’ultimo confermava l’avvenuto litigio con la ragazza causa la sua gelosia, ma negava nel modo più assoluto di averla percossa, indicandola a sua volta come l’autrice di alcuni graffi che aveva sul collo e che mostrava agli agenti. La donna veniva accompagnata con autoambulanza giunta sul posto presso il locale Pronto Soccorso per le cure del caso. Il giovane spontaneamente si allontanava dopo aver raccolto all’interno di due borse i propri effetti personali.

Nella stessa serata, dopo essere uscita dall’ospedale, la donna si portava in via Balletti dove al momento era domiciliato il compagno per riprendere alcuni effetti personali. Incontrandolo sotto casa, nasceva nuovamente un’accesa lite, passata alle vie di fatto con spinte reciproche. Anche l’uomo si presentava molto agitato e con visibili segni di percosse, in particolare alcuni graffi sul collo e una ferita lacero-contusa sulla parte centrale della fronte con perdita di sostanza ematica. Quest’ultimo dal canto suo riferiva che nell’odierna serata si trovava a casa del fratello in via Balletti, quando verso le ore 21.40 veniva chiamato telefonicamente dalla donna, che gli chiedeva di scendere sotto casa. Ottemperando alla richiesta, l’uomo trovava la donna molto agitata, e dopo un’accesa lite i due iniziavano a spintonarsi, quando improvvisamente la donna lo colpiva lanciandogli sulla fronte un oggetto in plastica di forma quadrata simile ad un coperchio. La donna rifiutava accertamenti sanitari, mentre l’uomo veniva trasportato al pronto soccorso da personale del 118 nel frattempo intervenuto. Al termine degli accertamenti entrambi venivano denunciati per lesioni.