La necessità aguzza l’ingegno! Un cittadino egiziano, con permesso di soggiorno scaduto, non disponendo di un idoneo documento che poteva consentirgli di prelevare danaro da una carta prepagata, ritrovando una sua vecchia carta d’identità da cui aveva smarrito la foto, anziché recarsi presso i competenti uffici demografici per ottenerne il duplicato, ha ben pensato di “rivitalizzarla” apponendovi una sua foto tessera recente. L’improvvisato “ufficiale d’anagrafe” non aveva fatto i conti con la solerzia di un impiegato dell’ufficio postale il cui occhio esperto individuava senza ombra di dubbio irregolarità nel documento esibito. La situazione insospettiva l’addetto alle poste che allertava il 112 dei carabinieri di Reggio Emilia.

 

Sul posto interveniva una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che accertate effettive irregolarità sul documento in possesso dello straniero lo conduceva in caserma per gli accertamenti del caso. L’esito delle indagini dattiloscopiche eseguite sulle impronte dell’uomo consentivano di ricondurne con certezza l’identità ad un egiziano 40enne abitante in città. Le indagini sulla carta d’identità in suo possesso rivelavano l’ingegno avuto dall’interessato. Era in possesso del documento regolarmente rilasciato dal comune di residenza ma privo dell’originaria fotografia convalidata dall’ufficiale anagrafe e per questo non utilizzabile. Ha quindi “legalizzato” il documento apponendo una foto in suo possesso priva della prevista vidimazione. Accertati i fatti lo straniero veniva deferito alla competente autorità giudiziaria per falso in atto pubblico per poi al termine delle formalità di rito essere avviato presso i competenti uffici per regolarizzare la sua pozione sul territorio nazionale essendo scaduto il suo permesso di soggiorno.