Durante la notte sono stati affissi all’ingresso della sede della CGIL di Modena di Piazza Citadella nuovi manifesti fascisti. A denunciarlo la stessa Cgil di Modena.

La firma ancora una volta è quella del cosiddetto Progetto Nazionale, una formazione di ispirazione fascista, omofoba e xenofoba che fa dell’odio il proprio tratto identitario accumunando avversari politici, stranieri, gay e chiunque possa essere etichettato come il “diverso”.

Non si tratta di un episodio isolato in quanto il raid di stanotte si è svolto in contemporanea con altri atti intimidatori davanti a sedi della CGIL come quelle di Bologna, a Reggio Emilia, Pavia, Mantova, Crema e Padova.

“La CGIL di Modena, profondamente antifascista e antirazzista, non si lascerà certo intimidire da queste provocazioni – dichiara la nota – Continueremo a difendere un’idea di società aperta e le istanze dei discriminati e dei “diversi”, anche perché siamo convinti che proprio partendo dalla garanzia dei più deboli si garantiscano i diritti di tutti.

E’ innegabile che ci sia stata in questi mesi una escalation di queste provocazioni e il clima politico che si sta respirando in questi ultimi tempi ha dato fiato a queste istanze che rigurgitano temi e modalità del fascismo. Pensiamo che non siano segnali da sottovalutare e chiediamo a tutte le istanze che si riconoscono nei valori della carta costituzionale di prendere le distanze da questi atteggiamenti. Continuiamo a chiedere l’applicazione della Costituzione in tutte le sue parti, comprese quelle che dovrebbero impedire l’attività dei gruppi fascisti.

Su questi temi – annuncia il sindacato – invieremo una lettera al Primo Ministro, Prof. Conte”.

(immagine d’archivio)