Verrà discussa dal Consiglio comunale giovedì 24 gennaio la delibera con la quale il Comune di Modena prevede che per ottenere la concessione dell’uso di uno spazio pubblico sia necessario sottoscrivere una nota dove si dichiara di rispettare la Costituzione della Repubblica italiana, con una sottolineatura particolare per i principi e i valori dell’antifascismo e per la condanna di ogni forma di discriminazione. Il provvedimento, una modifica al Regolamento comunale della Tosap per il rilascio delle concessioni, era già all’ordine del giorno del Consiglio la scorsa settimana ma gli emendamenti presentati in corso di seduta da diversi gruppi consiliari (Forza Italia, Energie per l’Italia e Lega Nord) hanno comportato la richiesta del parere dei revisori dei conti portando al rinvio.

La delibera sarà la prima a essere affrontata dopo l’appello in programma per le 16, ma la seduta del Consiglio comunale è convocata per le 14.30 con all’ordine del giorno diverse interrogazioni.

Le altre delibere riguardano un provvedimento urbanistico con la procedura Sblocca Modena per un’unità immobiliare e l’approvazione del Piano di gestione del sito Unesco “Modena: Duomo, Torre civica e Piazza Grande”.

Alla 17.30 è in programma la consegna della Bonissima al carabiniere Cesaro Pesaro, alla presenza delle autorità.

Le interrogazioni riguardano la situazione dell’area dell’ex Mercato bestiame (Movimento 5 Stelle), i cosiddetti Neet, ragazzi che non studiano non lavorano (Pd) e il tema del trasporto pubblico con richieste sulla nuova gara (Lega Nord), sui problemi di sicurezza dei mezzi di Seta (sia il Movimento 5 stelle sia il Pd) e sul disservizio di una biglietteria (Pd). Un’altra interrogazione relativa allo stabilimento Italpizza, presentata dal gruppo Sinistra unita Modena, verrà affrontata insieme a una mozione del gruppo Cambiamodena in cui si esprime solidarietà ai vertici e ai lavoratori della società per gli atti di intimidazione subiti (“La violenza non trovi spazio nel mondo delle relazioni sindacali”).

In discussione anche l’ordine del giorno proposta dal gruppo Modena bene Comune: “Dopo la sentenza Aemilia apriamo il dibattito su Modena terra di ‘ndragheta”.