“Educare alla complessità: i big data tra predittività dell’algoritmo e prescrittività dei diritti umani” è il tema che sarà affrontato in un appuntamento promosso dal Centro di ricerca interdipartimentale su Discriminazione e Vulnerabilità CRID di Unimore, in collaborazione con l’Officina Informatica DET – Diritto Etica Tecnologie.

Il Seminario, organizzato nell’ambito del nuovo corso di “Didattica del Diritto e Media Education”, si terrà mercoledì 27 febbraio 2019 alle ore 15.45 presso l’Aula R del Dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano, 3) a Modena e vedrà il prof. Gabriele Della Morte dell’Università Cattolica ed il prof. Thomas Casadei di Unimore confrontarsi sul tema prendendo spunto dal recente volume “Big data e protezione internazionale dei diritti umani. Regole e conflitti”.

“Quello dei big data – spiega Thomas Casadei di Unimore – è certamente una delle questioni più rilevanti del dibattito in materia di impatto delle nuove tecnologie sulle vite umane. Come hanno segnalato recenti report, il traffico dati sulle reti mobili italiane quadruplicherà entro il 2022 raggiungendo un volume di 489 petabyte al mese, l’equivalente del contenuto registrabile su 122 milioni di DVD. Aumenterà il traffico prodotto da ogni singolo utente su rete mobile (8,5 GB al mese in media nel 2022, contro i 2,3 per mese del 2017) e anche la quantità di dati scambiata dalle connessioni macchina-macchina, che produrranno 575 MB di traffico dati mobile al mese entro il 2022. Il trattamento automatizzato di grandi quantità di dati acquisiti soprattutto in rete ha un impatto diretto sugli individui e i loro diritti. A questo proposito la Commissione della Convenzione per la protezione degli individui con riferimento al trattamento automatico dei dati personali ha redatto delle linee guida che prevedono una regolamentazione quadro: proprio su questi aspetti il Seminario, che vedrà la partecipazione di uno dei massimi esperti in materia, intende fare luce”.

Gabriele Della Morte docente di Diritto internazionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano. Avvocato abilitato dinanzi alla Corte penale internazionale, ha patrocinato presso la Camera d’appello del Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per il Ruanda (2003-2004), è stato Law Clerk presso l’ufficio del Procuratore del Tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite per l’ex Jugoslavia (2000) e ha preso parte alle Conferenza plenipotenziaria per l’istituzione della Corte penale internazionale (1998) e alla Conferenza di revisione di Kampala (2010).

Autore di due monografie e co-curatore di volumi collettanei in cooperazione con gruppi di ricerca internazionali, ha redatto diversi articoli in riviste giuridiche italiane e straniere, ed è stato insignito del premio della Società italiana di diritto internazionale per il migliore articolo.