Per tre mesi ha alloggiato in una struttura alberghiera di Poviglio. Pagava regolarmente ma all’atto del saldo ammontante a oltre 500euro ha lasciato un acconto e in pegno la sua patente di guida promettendo di tornare a breve per saldare il dovuto. E’ sparito nel nulla con l’albergatore che si è ritrovato la patente di guida lasciata dal cliente che ha ben pensato di richiederne il duplicato denunciandone lo smarrimento.

Per questi motivi un giovane parmigiano è finito nei guai. I carabinieri di Poviglio, a cui l’albergatore ha infatti sporto denuncia, con le accuse di insolvenza fraudolenta e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, hanno denunciato alla Procura reggiana un 23enne di Parma. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Poviglio il giovane per ben tre mesi alloggiava nella struttura alberghiera del paese senza mai creare problemi e pagando regolarmente i conti, fatta eccezione per l’ultimo periodo.

Alla fine del soggiorno il giovane che doveva corrispondere a saldo 542 euro nel riferire di non disporre dell’intera somma consegnava un anticipo di 180 euro lasciando in pegno la propria patente di guida con la promessa che all’indomani sarebbe tornato per saldare il dovuto. Niente di tutto ciò! Il giovane oltre a non presentarsi per onorare il debito e a non rispondere ai continui messaggi vocali inviatigli a mezzo whatsapp dall’albergatore risolveva la “questione patente” presentando una falsa denuncia di smarrimento con il fine di ottenere un duplicato. Per questi motivi lo stesso 23enne è stato quindi denunciato.