“Michele ha un coraggio straordinario, avventurandosi sempre in territori inesplorati senza mai abbandonare la logica stringente e la razionalità che distinguono il coraggio dalla temerarietà. Essere suo amico è, per me, un raro onore e privilegio”. Con queste parole, pronunciate da uno dei giurati del premio Innovators in Science della New Accademy of Science con Takeda da poco ritirato da Michele De Luca di Unimore a Tokyo, Gilberto Corbellini direttore scientifico del Festival della Scienza Medica di Bologna ha introdotto la sua relazione sulle frontiere applicative delle cellule staminali e sulla libertà di ricerca.

La medicina rigenerativa basata sull’utilizzo di cellule staminali per la ricostruzione dei tessuti raccoglie una sfida importante, che è lo sviluppo di terapie avanzate efficaci per malattie rare, genetiche e patologie degenerative, tutte ad oggi incurabili. Si tratta di un approccio che presuppone una solida ricerca di base sui meccanismi biochimici, molecolari e cellulari implicati in queste patologie e una combinazione di tecnologie molto avanzate di ingegneria cellulare e genetica applicate alle cellule staminali. Alcuni risultati importanti sono stati ottenuti proprio in Italia con lo sviluppo di nuove terapie per le ustioni della cornea, le immunodeficienze e l’epidermolisi bollosa.

A scapito dell’eccellenza scientifica presente nel nostro Paese, da noi persistono limiti alla libertà di ricerca che condizionano negativamente le opportunità di studio e uso di cellule staminali embrionali, già usate all’estero in diverse sperimentazioni cliniche, sulla base di argomenti “pseudoetici” che sono scientificamente ingiustificati.

“Un discorso a parte meritano anche le false cure proposte da cliniche senza scrupoli in diversi Stati del mondo, per cui noi scienziati non possiamo mai abbassare la guardia in difesa sia dei pazienti sia di una branca così affascinante e promettente della medicina” dichiara Michele De Luca, che proprio per la sua attività di contrasto alla deriva antiscientifica dell’utilizzo delle cellule staminali in medicina rigenerativa è stato premiato nel 2014 con il prestigioso Social Award dall’International Society for Stem Cell Research (ISSCR). “Festival importanti e molto ben organizzati come questo, che attirano nella nostra regione premi Nobel e scienziati eccellenti, sono importantissimi per divulgare la vera scienza e informare correttamente anche un pubblico di non specialisti, arma indispensabile contro il proliferare delle fake news che cercano di far prevalere la post-verità sulla verità scientifica” conclude.