Sono le più belle residenze d’epoca dell’Emilia-Romagna; dimore storiche, ville e castelli, che apriranno le porte al pubblico, con visite guidate, sabato 18 e domenica 19 maggio, in occasione della Giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane (Adsi).

«Vogliamo offrire a tutti – spiega il presidente regionale dell’Adsi, Giovanni Facchinetti Pulazzini – la possibilità di conoscere la storia e il patrimonio artistico custodito in queste dimore. Il nostro impegno è volto a favorire la conservazione e la valo­rizzazione di tali immobili di pregio e di interesse per l’intera collettività affinché possano essere tutelati e tramandati nelle migliori condizioni alle future generazioni».

L’Associazione dimore storiche italiane, nata nel 1977, riunisce i proprietari di dimore storiche presenti in tutta Italia; conta at­tualmente circa 4500 soci impegnati nella conservazione del patrimonio storico e artistico del nostro Paese.

Nel Bolognese, a Vedrana di Budrio, si potrà visitare Villa Certani Vittori Venenti, già Ratta. La villa d’epoca gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, vive ora una nuova identità dopo il consolidamento sismico e il restauro ad opera degli ultimi proprietari, i Vittori Venenti, che conducono anche l’azienda agricola annessa. «La dimora affascina nel suo insieme – dice Gian Pietro Vittori Venenti -. Con la facciata settecentesca e al suo interno, la lunga loggia decorata da pitture di soggetto paesistico, sulla quale si affacciano gli am­bienti laterali, come la piccola cappella con l’immagine dell’Assunta. Lo scalone monu­mentale porta al piano nobile e qui si apre un gran­de salone con tempere prospettiche».

C’è anche il Castello medievale di San Martino in Soverzano, a Minerbio (Bo), di cui il primo nucleo risale al 1300, proprietà di una delle famiglie più influenti di Bologna: gli Ariosti. Dal 1995 è nelle mani dell’imprenditore-mecenate Michelangelo Poletti, artefice di un radicale intervento di recupero architettonico, incluso il ripristino della torre colombaia e la messa in funzione dell’antico orologio. «Sono soddisfatto quando i visitatori escono meravigliati, significa che ho assolto il compito affidatomi dalla comunità», racconta l’attuale proprietario. Tra le opere da ammirare, un dipinto di Passerotti (1557) oltre a una copia di Raffaello del 1515. Poi altre firme illustri coronano l’importante quadreria, da Donato Creti a Prospero e Lavinia Fontana.

Sempre a Minerbio, saranno aperte al pubblico la Rocca e Villa Isolani. La Rocca edificata per la prima volta agli inizi del ‘300, conserva affreschi di Amico Aspertini; sul retro l’elegante colombaia del 1536 e la Villa attribuita al Vignola.

La lista delle dimore emiliano-romagnole da visitare nel week-end è ricca e prosegue, nella provincia di Forlì-Cesena, con il Castello del Capitano delle Artiglierie a Castrocaro Terme; Villa La Collina a Tredozio; Palazzo fortificato Bianchini Mortani, a Santa Sofia. A Modena, con la Sacrestia Chiesa di San Domenico; Palazzo Coccapani e Palazzo Campori. A Parma: il Palazzo Dalla Rosa Prati; Palazzo Tarasconi; Palazzo Ferrari Pelati e Palazzo Liberati. A Reggio Emilia: Palazzo Panciroli-Trivelli; Palazzo Vezzani Pratonieri; Palazzo Prini; Chiesa e chiostro di San Nicolò; Palazzo Linari-Bellei e Palazzo Fossa Borzacchi. Infine, nel Riminese, il Castello di Santarcangelo di Romagna, a Santarcangelo di Romagna (info orari: emilia@adsi.it – www.adsi.it).