Era ai domiciliari per droga eppure, stando alle risultanze investigative dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, continuava a dedicarsi alla compravendita di stupefacenti. Sabato mattina, quando i militari supportati da una unità cinofila della Polizia Provinciale di Reggio Emilia, si sono recati presso l’abitazione della donna per dare corso a una perquisizione domiciliare emessa nei suoi confronti dalla Procura reggiana, hanno sequestrato – oltre a una dozzina di dosi di cocaina, un etto di hascisc, l’agenda dello spaccio, 11.000 euro provento dell’illecita attività e materiale per la pesatura ed il confezionamento – anche un revolver illegalmente detenuto.

Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Guastalla hanno così arrestato una 35enne napoletana residente a Gualtieri, ristretta al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Nel dettaglio, durante la perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto: una scatolina di caramelle Mentos contenente 3 dosi di cocaina da mezzo grammo l’una nascosta nella scarpiera; una scatolina di caramelle “Vigorsol Air” con 2 dosi da 1 grammo e mezzo l’una nascosta sotto i lavello della cucina; una scatolina per sigari con 5 dosi di cocaina del peso di mezzo grammo abbondante l’una nascosta nella scarpiera; una scatola di cartone con 6 dosi del peso di un grammo e mezzo l’una nascosta nella stufa posta nel balcone; 2 panetti di hashish del peso di mezzo etto l’uno nascosti sempre nella stufa; numerosi ritagli di cellophane per il confezionamento; due bilancini di precisione per pesare le dosi; 2 smartphone ritenuti il mezzo per contattare i clienti; contante per oltre 11.000 euro ritenuto provento dello spaccio; un’agenda clienti con appunti contabili riportanti nomi associati a cifre; un revolver cal. 10 marca “Bodeo” rinvenuto in un armadietto posto nel balcone.

Questa mattina la donna comparirà davanti al Tribunale per rispondere delle accuse a lei contestate.