Nella mattinata di oggi la Squadra Mobile ha proceduto all’esecuzione di due ordini di carcerazione nei confronti di due cittadini italiani di 58 e 63 anni, originari della provincia di Caserta, i quali devono scontare un residuo di pena, calcolato in seguito a sentenza definitiva, di 4 mesi e 28 giorni. I due erano stati arrestati nell’ambito della Operazione “Medusa”, conclusasi a marzo 2009 e condotta dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e Bologna.

Nel 2009 era stata data esecuzione a 10 misure cautelari in carcere per i delitti di corruzione, truffa, ed esercizio di giochi d’azzardo, commessi in concorso, aggravati dalla partecipazione ad associazione di stampo camorristico.

Nel corso delle attività esecutive gli operatori della Squadra Mobile e della Polizia Penitenziaria avevano proceduto al sequestro preventivo di due circoli privati, il “Royal” di Castelfranco Emilia e il “Matrix II” a Carpi. Fra i destinatari delle misure cautelari eseguite vi erano anche gli arrestati odierni.

Il 63enne era colui che gestiva materialmente, insieme ad una donna rumena, i due circoli privati, dove si svolgevano giochi d’azzardo, scommesse clandestine online e video poker non autorizzati.

Il 58enne, invece, era il tramite tra i due agenti della polizia penitenziaria “infedeli” (anche loro condannati) e alcuni detenuti collegati al clan dei casalesi all’interno della casa circondariale di Modena.

Entrambi i destinatari dei provvedimenti sono stati rintracciati presso le proprie abitazioni a Castelfranco Emilia e a Rami di Ravarino nelle prime ore della mattinata odierna e trasferiti in carcere dove sconteranno la pena.