Grandi, davvero grandi i ragazzi di Daniele Uva, i quali – nonostante l’età più giovane rispetto agli avversari – sono stati capaci di una bellissima impresa: arrivare terzi alle finali nazionali di Coppa Italia, disputatesi a Giovinazzo e Molfetta, nel Barese, da venerdì 24 a domenica 26 maggio.

Un risultato di grande orgoglio che testimonia, una volta di più, il pregevole lavoro che la società sta svolgendo, da anni, a livello sia di prima squadra che di settore giovanile.

La formula della competizione prevedeva due gironi da tre squadre, con le prime due classificate che si sfidavano in semifinali incrociate.

Il Roller Scandiano Under 19 del tecnico Daniele Uva, che schierava ragazzi quasi tutti più giovani rispetto al limite della categoria (in pratica una Under 17), ha vinto la prima partita del girone contro i Falchi Matera col punteggio di 4-1 (reti di Barbieri, Fontanesi e doppietta del capitano Busani) e si è qualificata per le semifinali pur perdendo la seconda gara (per 7-5) contro l’Agrate Brianza (tripletta di Busani e ancora reti di Fontanesi e Barbieri). La formazione brianzola, che schierava due giocatori militanti in Serie A1 col Monza, è quella che ha vinto la Coppa, battendo in finale il Breganze.

Proprio contro i veneti, in semifinale, c’è stato il grande rammarico rossoblù. Il successo, per 3-1, è andato al Breganze, che l’ha avuta vinta nel finale dopo che Scandiano aveva fallito più di una importante chance per incrementare la rete di Barbieri.

Nella finale per il terzo posto i giovani rossoblù l’hanno spuntata 4-3 sul Viareggio, con marcature di Busani, Barbieri e doppietta di Fontanesi.

Questi i ragazzi schierati da Uva: i portieri Matteo Vecchi e Matteo Casella e gli esterni Nicolò Busani, Lorenzo Barbieri, Filippo Fontanesi, Mattia Iapichello, Davide Balestrazzi e Riccardo Zottoli.

“Peccato – è stato il commento del tecnico Uva – per la partita con il Breganze, dove con un po’ più di fortuna avremmo potuto qualificarci per la finalissima. Ma devo dire che i ragazzi sono stati fantastici. Considerando la loro minore età, per me è stato come aver vinto uno scudetto”.