Sono rimontati in sella gli operatori della Polizia municipale di Modena che garantiscono il servizio in bicicletta volto a integrare, durante la stagione estiva, quello svolto dal personale in moto e in auto che vigila sul territorio.

Sono una ventina gli agenti che, in sella a city e mountain bike, fino a inizio ottobre pattuglieranno parchi pubblici, centro storico, piste ciclabili e frazioni. Obiettivi del servizio sono garantire maggiore presenza in centro storico e controllo delle aree verdi, presidio delle aree più frequentate, contrasto all’attività di questua quando condotta in modo molesto, controllo del rispetto del Regolamento di Polizia urbana.

Gran parte del personale ha già svolto l’esperienza, conoscono in modo capillare il territorio e intendono soprattutto confermarsi come punto di riferimento per i cittadini.

Due ogni giorno le pattuglie impegnate nel servizio che prevede, al mattino, un percorso unico con partenza dai parchi Ferrari e Londrina, fino al Novi Sad e da qui in centro storico: nell’area Patrimonio Unesco, nelle piazze Pomposa, Matteotti, XX settembre fino al Mercato Albinelli per risalire verso i Giardini ducali, in zona Tempio, al Parco XX Aprile e in via Attiraglio e poi nuovamente in centro, a parco delle Mura e zona San Francesco, parco Pertini e viale Rimembranze.

La seconda pattuglia, nel pomeriggio, alterna invece quattro percorsi che interessano i parchi Amendola, della Repubblica e della Resistenza, Vaciglio, San Damaso e San Donnino (primo percorso); le frazioni Albareto e Villanova fino ai Giardini ducali e al Parco XX Aprile (secondo percorso); Villaggio Giardino, parco Guida Rossa, Cognento, Baggiovara, zona di palazzo Prora in città e i parchi Amendola e Ferrari (terzo percorso); le frazioni di 4 Ville (dove gli agenti arrivano con un veicolo elettrico su cui vengono trasportate le bici); Ganaceto, Lesignana, Tre Olmi, San Pancrazio (quarto percorso).

I vigili in servizio ciclo montato indossano maglietta bianca, calzoncini corti e caschetto, oltre, naturalmente, alla normale dotazione per la difesa personale e alla radio che li collega alla sala operativa di via Galilei.

(immagine d’archivio)