Assiste, in diretta, alla perquisizione, con rinvenimento di armi e droga, della propria abitazione attraverso il proprio sistema di video sorveglianza. È accaduto il 16 aprile quando gli uomini della Squadra Mobile, sulla scorta di alcune informazioni apprese nei servizi investigativi, decidevano di procedere a perquisizione del posto di lavoro e dell’abitazione di un giovane imprenditore di origina napoletana, classe 1988, domiciliato a Reggio Emilia.

La perquisizione sul posto di lavoro dava esito negativo. Gli investigatori, invece, non riuscivano subito a fare ingresso all’interno dell’abitazione poiché l’uomo e la compagna dicevano di trovarsi all’estero e, dopo gli iniziali contatti telefonici, si negavano e non facevano pervenire alcuna persona munita di chiavi per accedere alla abitazione.
Gli investigatori della Squadra Mobile, tuttavia, grazie all’ausilio di personale dei Vigili del fuoco ed alla costante presenza di parenti dell’uomo, entravano nell’abitazione che, peraltro, era munita di sistema di video sorveglianza che faceva rilevare il suo utilizzo, proprio, nei momenti della perquisizione.

Una volta all’interno gli investigatori rinvenivano: un quantitativo complessivo di grammi 151,80 di sostanza stupefacente tipo hashish (90,4 grammi – 56,8 grammi – 3,1 grammi – 1,5 grammi); un bilancino di precisione; una macchina per creare sottovuoto, diverse buste per il confezionamento sottovuoto; una pistola marca Beretta calibro 9, matricola 564849 provento di furto commesso a Reggio Emilia e denunciato nell’agosto 2016 con diverse munizioni; una carta di identità contraffatta valida per l’espatrio e denaro contante per un valore complessivo di 16.900,00 euro conservato imbustato sottovuoto.

Sulla scorta di quanto rivenuto dalla Polizia di Stato, il P.M. titolare del fascicolo dott. Forte richiedeva misura cautelare nei confronti dell’uomo che aveva la disponibilità dell’appartamento, la richiesta, inizialmente rigettata dal GIP del Tribunale, veniva accolta dal Tribunale per la libertà e, quindi, nei giorni scorsi il giovane è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le indagini, ora, proseguono per comprendere la provenienza dello stupefacente e la funzione dell’arma rinvenuta nell’appartamento.