“Anche il Comune di Sassuolo deve passare al “cassa“ dell’Agenzia delle Entrate Riscossione il 31 luglio, insieme ai tanti cittadini che devono pagare la seconda rata della TARI, in attesa del colpo finale di novembre.
Dopo il sostanziale fallimento del regolamento per la definizione agevolata del contenzioso comunale del settembre 2017, dell’affidamento della riscossione coattiva ad SGP e poi data in appalto ad una società privata, il piatto piange visto che il Comune ha in pancia imposte e tasse non riscosse, ma anticipate da Equitalia per euro 1.422.000.
Grazie ad un condono fiscale pagherà 784.000 e chi ha dato a dato…

Come si dice a Sassuolo, dopo i toni trionfalistici pre elettorali tipo “i conti sono a posto“ e che la “cloaca” SGP è stata sanificata, le balle stanno in poco posto.
A proposito del “condono fiscale”, siamo tra quelli che la parola non ci scandalizza, quando la norma accompagna la riforma strutturale del sistema fiscale.
Da tempo sosteniamo un “condono tombale” con aliquota di chiusura elevata, che spazzi via dalle scrivanie intasate il frutto velenoso di normative sbagliate e contraddittorie a danno dei contribuenti.
Non è più rinviabile un nuovo e moderno sistema fiscale che coinvolga, davvero, anche i Comuni.
Sassuolo non ha mai creduto nella collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e la G.d.F, anzi ha brillato per la sua assenza, insieme a Fiorano… al contrario Formigine e Maranello con 624 segnalazioni hanno incassato 2.767.000 euro”.

(Mario Cardone)