Un pool internazionale di ricercatrici e ricercatori contribuirà a ridurre le diseguaglianze di genere negli enti di ricerca in Europa, grazie ad un progetto europeo “Leading Towards Sustainable Gender Equality Plans in research institutions” (LeTSGEPs), coordinato dalla prof.ssa Tindara Addabbo del Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore.

L’obiettivo di questo ambizioso progetto della durata di 4 anni, che ha ricevuto dalla Commissione Europea un finanziamento di 2.429.053,75 euro nell’ambito del programma Horizon 2020 Research and Innovation Framework, è disegnare e implementare per le istituzioni di ricerca e universitarie Piani di Eguaglianza di Genere (GEPs),

Molte istituzioni in Europa sono ancora caratterizzate da una forte eterogeneità nell’obbligo di implementazione di Piani di Eguaglianza di genere, nella loro effettiva presenza e nel loro impatto e pertanto – stante la persistenza di accentuate diseguaglianze di genere a svantaggio delle donne – si impone un’analisi di impatto di genere delle azioni e il disegno di piani più incisivi e diffusi.

LeTGEPs ha accolto la sfida contenuta nel bando europeo portando l’esperienza pluriennale del team di ricerca attivo all’interno di Unimore, con consolidate interazioni con altri gruppi di ricerca internazionali, nello studio delle determinanti delle diseguaglianze di genere e delle politiche volte a contrastarle. Una conoscenza che si è tradotta nell’implementazione di pratiche in diversi contesti (locali, nazionali e internazionali) e che ora viene messa a disposizione degli istituti di ricerca europei che, seguendo le indicazioni della Commissione Europea, valorizzano e mirano a conseguire l’eguaglianza di genere.

“Il bilancio di genere, parte integrante del progetto, – afferma la prof.ssa Tindara Addabbo del Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore e coordinatrice del progetto – contribuirà significativamente all’efficacia ed alla sostenibilità dei GEPs, identificando le risorse e l’impatto delle azioni in termini di eguaglianza di genere. Sono anche previsti percorsi formativi e di sensibilizzazione rispetto all’eguaglianza di genere all’interno degli enti coinvolti nel progetto. L’insieme delle metodologie che intendiamo applicare nel disegno e nella implementazione e valutazione dei GEPs puntano a conseguire reali e misurabili miglioramenti in termini di eguaglianza di genere negli enti che hanno creduto nel progetto e che guideremo nel percorso”.

“Il progetto potrà avvalersi delle conoscenze acquisite e delle pratiche consolidate nel progetto EQUAL-IST che si è appena concluso con un giudizio molto positivo da parte della Commissione Europea. Il progetto, che ha visto Unimore partecipare attivamente nelle sue diverse fasi – afferma la prof.ssa Claudia Canali del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, responsabile per l’unità Unimore del progetto EQUAL-IST – ha sviluppato, anche attraverso un approccio partecipato, azioni volte a introdurre cambiamenti strutturali in enti di ricerca ICT per raggiungere l’eguaglianza di genere”.

Con la prof.ssa Tindara Addabbo e con la prof.ssa Claudia Canali per l’unità Unimore parteciperà anche la prof.ssa Ulpiana Kocollari del Dipartimento di Economia Marco Biagi. Inoltre saranno coinvolti anche istituti universitari e di ricerca di diversi paesi europei come il RWTH della Università di Aachen (Germania), il Mathematical Institute of the Serbian Academy of Sciences and Arts di Belgrado (Serbia), l’Università degli Studi di Messina, la Faculty of Economics della Università di Tirana (Albania), il Max Planck Society for the Advancement of Science di Monaco di Baviera (Germania), lo Spanish National Research Council e in particolare l’Istituto di Scienze Marine di Barcelona (Spagna) ed il Théorie Economique, Modélisation et Applications (ThEMA) dell’Università di Cergy-Pontoise (Francia).

Il progetto, oltre ad avanzamenti dal punto di vista metodologico volti a coniugare GEPs e bilancio di genere, prevede l’analisi di contesto degli enti coinvolti in termini di eguaglianza di genere, il disegno di Piani di Eguaglianza di Genere specifici per ogni ente accompagnati da un sistema di indicatori che verranno utilizzati in fase di monitoraggio e valutazione delle attività svolte.

Le attività di formazione e sensibilizzazione su GEPs e bilancio di genere precederanno l’effettiva implementazione dei GEPs seguita dalla valutazione di impatto.

Le pratiche che verranno consolidate all’interno della partnership diventeranno un bagaglio di conoscenze condivisibili e applicabili in modo diffuso grazie alla disseminazione dei risultati prevista nelle diverse fasi della ricerca.

La supervisione scientifica del progetto è affidata ad un Comitato composto dalla prof.ssa Siri Terjesen della Norway School of Economics (NHH) di Bergen (Norvegia), nonché Direttrice della American University Center Innovation (USA), dal prof. David Card, docente di Economia -Università di California, Berkeley (USA), Direttore del Labor Studies Program presso il National Bureau of Economic Research (USA), dal prof. Ronald Oaxaca del Department of Economics dell’Università dell’Arizona (USA), dal prof. Arthur Van Soest, docente di Economia presso l’Università di Tilburg (Paesi Bassi), dalla prof.ssa Elena Stancanelli della Paris School of Economics (Francia), dalla prof.ssa Gulay Gunluk-Senesen della Facoltà di Scienze Politiche della Università di Istanbul (Turchia), dalla dott.ssa. Angela O’Hagan del Department of Social Sciences – Glasgow School for Business and Society e Vice Direttrice del Wise Centre for Economic Justice (Regno Unito) e dalla dott.ssa Anita Thaler della Interdisciplinary Research Centre for Technology, Work and Culture (IFZ) in Austria.