Stamane, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, ha presentato l’operazione “Paloma” che ha consentito di individuare un gruppo criminale, con base a Bologna, dedito alla commercializzazione illecita, in Italia ed in Svizzera, di opere d’arte contemporanea contraffatte. In particolare, al termine di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di altrettanti indagati, ovvero: B.V., 64 anni e A.R., di 70.

Ad entrambi gli arrestati sono contestati, a vario titolo, singolarmente o in concorso tra loro, i reati di:
⦁ ricettazione del dipinto contraffatto olio su tela a firma Pablo Picasso denominato “El Pintor”, posto in circolazione, come autentico, offrendolo in vendita a numerose persone tra esperti d’arte, ignari acquirenti ed intermediari;
⦁ ricettazione continuata dei dipinti contraffatti olio su tela, uno a firma Pablo Picasso denominato “Buste de jeune garcon” e l’altro a firma Monet denominato “La roche –blond au soleil couchant”, posti in circolazione, come autentici, offrendoli in vendita a varie persone tra esperti d’arte, ignari acquirenti ed intermediari.
Ad uno dei due indagati sono attribuiti anche i reati più gravi di:
⦁ ricettazione continuata di ulteriori 23 opere contraffatte di artisti di arte contemporanea (Fontana, Degas, Crippa, Castellani, Pecora, Morandi, Balla, Miro’, Reggiani, Kandinsky E Schifano) già sequestrate a Bologna, il 4 maggio 2018 insieme ai 3 dipinti falsi già sopra indicati di Picasso e Monet, nel corso dell’attività investigativa;
⦁ riciclaggio continuato dei suindicati dipinti contraffatti a firma Pablo Picasso, su cui eseguiva operazioni mirate a camuffarne la provenienza illecita, corredandoli di attestazioni di autenticità e provenienza false, al fine di impedirne l’identificazione dell’origine delittuosa;
⦁ induzione alla falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale per aver ingannato i membri della commissione dell’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino circa l’autenticità dei due dipinti più volte indicati a firma Picasso per i quali veniva emesso attestato di libera circolazione.
Le investigazioni, avviate a dicembre 2017 da un controllo presso una galleria di arte contemporanea e successivamente corroborate anche da attività tecniche e di riscontro, compresi alcuni accertamenti svolti in Francia con la collaborazione di INTERPOL, permettevano di:
⦁ documentare l’operatività dei due nel tentare di portare a termine la vendita per svariati milioni di euro di numerose opere contraffatte, in particolar dei due dipinti a firma Pablo Picasso, di cui uno abilmente custodito per la commercializzazione in favore degli ignari acquirenti presso un caveau noleggiato allo scopo;
⦁ sequestrare, oltre alle 26 opere indicate, copiosa documentazione afferente la loro falsificazione;
⦁ interrompere la pericolosa attività criminosa, che vedeva il coinvolgimento di ulteriori tre correi, denunciati in stato di libertà per reati inerenti la contraffazione.
Il valore economico di tutti i beni falsi sequestrati è stato stimato, qualora commercializzati come autentici, in circa 10.000.0000 Euro.