Sono partiti lunedì mattina, 5 agosto, da Salvaterra i 30 giovani dai 17 ai 25 anni dell’Unità Pastorale Regina della Pace che per 10 giorni saranno in cammino in diverse regioni d’Italia alla ricerca della ‘CASA’, perché come dice Papa Benedetto XVI: “Ogni viaggio verso la verità della propria esistenza è un viaggio verso casa”.

CASA inteso come un luogo in cui è nato qualcosa di importante, casa come persone che attendono e accolgono, ma soprattutto come luogo privilegiato per incontrare il Signore Gesù. E’ questo il tema del viaggio fisico e spirituale che porterà il gruppo di ragazzi prima in Valle d’Aosta a Emaresse, Salera, poi alla Sacra di San Michele ad Avigliana in Piemonte e quindi in Liguria per un trekking di alcuni giorni tra Camogli, San Fruttoso, Santa Margherita Ligure e Rapallo, con visita al Cristo degli abissi, poi passando per Lucca, fino ad arrivare a Pietrarubbia, in provincia di Pesaro Urbino.

Guidati dalla loro educatrice Erica Maioli i ragazzi percorreranno alcune tappe del cammino in autobus, altre a piedi, ospitati in parrocchie e palestre lungo la strada, per concludere il loro viaggio nel monastero delle Monache dell’Adorazione Eucaristica a Pietrarubbia.

In questi anni il gruppo di giovani dell’UP è cresciuto, intrecciando l’impegno in parrocchia, la partecipazione alle GMG, agli eventi diocesani, con l’incontro con queste monache, che ha portato i ragazzi di Casalgrande e Salvaterra a riconoscersi in IGAM, acronimo di “I Giovani Adoratori Missionari”, ma anche la parola Magi letta al contrario. Un’esperienza missionaria per i giovani nata intorno al convento di Pietrarubbia nel 2005 dopo la GMG di Colonia.

Come i Magi, questi ragazzi e altri in diverse diocesi, sono partiti in cerca di Verità, hanno incontrato e riconosciuto una Presenza, quella di Gesù nell’Eucarestia, e tornano nella loro quotidianità con una missione, quella di testimoniare questa Presenza e di conseguenza vivere la loro vita di ogni giorno, al servizio della Chiesa locale, con una consapevolezza diversa, in modo pieno, trasmettendo la gioia dell’incontro.

Come dicono alcuni di loro nel video postato alla partenza: “Siamo giovani che hanno come desiderio quello di vivere la nostra vita in relazione con il Signore e di conseguenza realizzare il progetto che il Signore ci ha affidato, perché soltanto così la Bellezza potrà salvare il mondo. E noi questa Bellezza l’abbiamo riconosciuta nella vita delle monache”, che ruota totalmente attorno all’Eucaristia.