Si chiama IoTwins, ed è un nuovo progetto europeo che sta per prendere casa nella Data Valley dell’Emilia-Romagna.
Sperimenterà nuove tecnologie per la digitalizzazione dei processi e dei prodotti industriali, con 12 piattaforme di test che realizzeranno “gemelli digitali”, cioè copie virtuali di processi industriali stessi che serviranno a testare in anticipo impianti e strumenti di gestione di infrastrutture.
Servirà a valutare prima, in una realtà virtuale, pregi e difetti dei processi industriali che saranno poi applicati alle produzioni. Prevista anche la possibilità di un utilizzo dello strumento per le piccole e medie imprese.

Il progetto è stato presentato questa mattina in Regione, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale alla Ricerca, Patrizio Bianchi, e dalla presidente del Gruppo Bonfiglioli, Sonia Bonfiglioli. Presenti il prorettore dell’Università di Bologna, Antonino Rotolo, il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Zoccoli, il presidente di Art-Er, Giovanni Ancheschi, il Financial e Project Manager di Marposs, Stefano Minguzzi ed alcuni partner stranieri.

IoTwins
E’ uno dei progetti europei più importanti di Horizon 2020, che è il Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione.
Uno dei maggiori, quindi, per valore economico, competenze scientifiche e rilevanza dei soggetti coinvolti. Un progetto i cui contenuti scientifici e di ricerca applicata agli impianti di produzione in ambito manifatturiero saranno gestiti in partenariato da istituzioni di ricerca e imprese dell’Emilia-Romagna. Prevede un investimento totale di 20 milioni di euro, ed è coordinato da  Bonfiglioli Riduttori, azienda leader mondiale nella produzione di riduttori di potenza fra le più significative  in ambito europeo per innovazione e digitalizzazione applicata alla produzione, e può contare sul coordinamento scientifico dell’Università di Bologna, sulle infrastrutture di calcolo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Cineca e sul supporto della Regione Emilia-Romagna, attraverso Art-ER, la società regionale a sostegno dell’innovazione, dell’attrattività e dell’internazionalizzazione del sistema territoriale, per la valorizzazione e diffusione dei risultati del progetto a livello regionale, nazionale ed europeo.
Oltre ai partner locali, fra i quali figura anche Marposs, faranno parte del progetto imprese e istituzioni scientifiche di peso internazionale come Siemens, il Centro di supercalcolo di Barcellona e il Fraunhofer Institute di Monaco di Baviera.

“L’avvio di progetti di questa portata dimostra la dinamicità e la competitività delle nostre imprese e della rete regionale dell’alta tecnologia e formazione, con un forte legame fra mondo produttivo e università, e conferma il peso delle politiche industriali che abbiamo portato avanti in questi anni grazie agli investimenti su Big Data, digitale e infrastrutture di calcolo- ha dichiarato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna-. Asset fondamentali per rendere attrattivo il nostro territorio e per guidare uno sviluppo basato sulle nuove tecnologie, la ricerca e le competenze, per generare posti di lavoro di qualità”.

“La Data Valley dell’Emilia-Romagna si arricchisce di un nuovo progetto europeo diventando sempre più un centro di ricerca europeo a favore delle imprese, delle città e della qualità della vita delle persone- ha spiegato con soddisfazione l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca, Patrizio Bianchi-. Il progetto guidato da Bonfiglioli Riduttori riunisce competenze da tutta Europa per la gestione di processi di innovazione fondamentali per le imprese e per le città, come anticipare le problematiche di funzionamento dei sistemi di produzione dell’energia, gestire grandi strutture come lo stadio di Barcellona o risolvere i grandi ingorghi del traffico. A questo servono i Big Data, a migliorare la qualità della vita delle persone, di chi lavora, di chi va allo stadio, di chi vuole vivere e invecchiare serenamente in città intelligenti e sostenibili”.

“Essere capofila di questo progetto- ha sottolineato Sonia Bonfiglioli, presidente del Gruppo Bonfiglioli- rappresenta un motivo di orgoglio, ma anche un’assunzione di responsabilità. Abbiamo la possibilità di dimostrare, sul campo, quanto valore abbiano la capacità di operare in un team di aziende internazionali in cui la visione della digitalizzazione non dimentica di essere al servizio dell’uomo e del suo ambiente. Per noi, l’applicazione che migliorerà il rendimento dei nostri prodotti per lo sfruttamento dell’energia eolica, sottolinea l’attenzione di Bonfiglioli ad operare, fare ricerca e, più in generale, perseguire una crescita non fine a sé stessa o a qualunque condizione. Per Bonfiglioli la responsabilità sociale è sempre stato un valore e un riferimento indiscutibile in ogni attività. La scelta di questo settore di applicazione ha quindi un valore di innovazione digitale tanto quanto il contributo per un ambiente più sostenibile”.

“Un grande risultato per l’Alma Mater e per l’ecosistema della ricerca e innovazione in Emilia Romagna: la forte sinergia espressa tra mondo dell’università e della ricerca, le imprese, e le infrastrutture di supercalcolo è il vero pilastro per lo sviluppo di nuove tecnologie per la digitalizzazione dei processi produttivi in Europa”, ha dichiarato infine il prorettore alla ricerca dell’Università di Bologna, Antonino Rotolo.