Lunedì 16 settembre iniziano   i lavori per mettere in sicurezza e bonificare dall’amianto gli edifici posti in prossimità di Rio Salse a Nirano di Fiorano Modenese, conosciuti come ‘La Begaia’. L’attività era da tempo dismessa e nel 2016 Arpae-Er accertava una significativa condizione di rischio ambientale associato alle coperture in cemento amianto, fortemente deteriorato ed in evidente disfacimento, riconducibile a tutti gli effetti alla condizione oggettiva di rifiuto di natura pericolosa.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica, chiamato ad esprimersi in tal senso, redigeva una comunicazione, di accertamento della presenza di capannoni con lastre in cemento amianto, ritenendo sussistente un concreto rischio di dispersione di fibre nell’ambiente circostante e ravvisando la necessità di emettere un provvedimento urgente a carico dei soggetti obbligati affinché disponessero un intervento di bonifica con rimozione delle coperture e raccolta, previo trattamento di tutti gli sfridi dispersi sul terreno circostante.

Non essendo avvenuto ed avendo gli aventi diritto rinunciato all’eredità, trascorsi i dieci anni di tempo affinché qualcuno potesse avanzare diritti, il Comune di Fiorano Modenese, espletate le procedure del caso, ha deciso di provvedere d’ufficio alla attivazioni delle necessarie operazioni di bonifica, smaltimento e riordino.

I lavori comportano una spesa di circa 50.000 euro e porteranno alla rimozione di 2.750 mq di infestanti e alla bonifica di 2.700 mq di amianto, 670 mq di vetroresina e 215 mq di polistirolo. Bisogna infatti provvedere al diradamento selettivo di arbusti cresciuti lungo il percorso interpoderale esistente di accesso alle strutture senza modificarne il tracciato e la natura dei materiali; provvedere al contenimento della vegetazione spontanea cresciuta attorno ai manufatti per consentire la bonifica delle coperture in sicurezza; realizzare interventi di bonifica extra situ dell’amianto presente nelle coperture degli immobili; provvedere alla demolizione delle strutture in ferro soggiacenti le coperture in amianto al fine di prevederne il recupero garantendo una migliore condizione di sicurezza dell’area; raccogliere e rimuovere tutti gli sfridi in amianto dispersi sul terreno circostante, nonché altri rifiuti quali polistirolo, vetroresina presenti sulle coperture e abbandonati nell’area;  ripristinare adeguate condizioni di sicurezza della zona.

Con il progetto “Fiorano asbestos free”, il comune aveva censito tutte le coperture individuandone 858.620 mq  in amianto, nella stragrande maggioranza su aziende. Grazie ad un protocollo con l’Ausl ha iniziato i controlli dando priorità alle superfici più estese e a quelle più dopo una lunga fase di tutoraggio. Si è ormai a metà dell’opera e l’impegno continuerà anche nel 2020 con i controlli e con i contributi ai privati per lo smaltimento di amianto su residenze private.