Viaggi e macchine, la bella vita alle spalle dei genitori a cui rivolgeva minacce di morte non esitando a usare violenza pur di ottenere i soldi per divertirsi. Per questi motivi un disoccupato 21enne residente a Montecchio Emilia è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione con le accuse di estorsione continuata e minaccia aggravata. I militari, infatti, ieri hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di Reggio Emilia che ha accolto le richieste della Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri a cui si sono rivolti i genitori del ragazzo, esausti per le violenze che subivano da tempo.

Pugni al padre e minacce consistite nel dar fuoco alla casa e uccidere i genitori per costringergli a consegnargli quotidianamente – tra maggio e giugno scorsi – somme di danaro per ottenere le quali non ha esitato a puntargli contro anche un coltello. L’episodio che ha portato il padre a chiedere aiuto ai carabinieri di Montecchio Emilia è avvenuto a fine maggio scorso quando il giovane ha chiesto al padre di accompagnarlo in banca per fare da garante per un prestito da 30.000 euro. Al diniego del padre il giovane è andato su tutte le furie iniziando dapprima ad offenderlo per poi scatenare la propria ira distruggendo i suppellettili presenti all’interno dei vari ambienti della casa. Un crescendo di violenza inaudita che l’ha visto colpire a calci e pugni il padre che fortunatamente non ha riportato particolari lesioni, ragione per la quale non si è recato in ospedale. Non pago ha minacciato di uccidere anche il gatto dei due genitori che ha afferrato puntandogli al collo un pezzo di ceramica tagliente. Mentre minacciava di compiere tale gesto il gatto reagiva e il giovane lo lanciava dalla finestra. Quindi si allontanava per poi tornare e usando l’auto come ariete danneggiava il cancello del cortile.

Questo solo uno dei tanti episodi di violenza compiuti dal giovane contro i genitori: le richieste di danaro erano quotidiane e insistenti fino a sfociare in veri e propri atti di violenza a fronte dei rifiuti opposti dai genitori. Inizialmente le richieste avevano ad oggetto somme di 10/20 euro ma successivamente si sono alzate a 45/50 euro sino ad arrivare all’episodio anzidetto che rendeva necessario per i genitori di chiedere aiuto ai Carabinieri. Fatti e circostanze ricostruite dai carabinieri in maniera inconfutabile che hanno visto la Procura reggiana a richiedere ed ottenere l’odierno provvedimento che ieri è stato eseguito dai carabinieri di Montecchio Emilia che hanno posto fine alle angherie arrestando il figlio.