Sabato 12 ottobre a Bologna, presso l’Aula Magna M.T. Chiantore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna (Via Massarenti, 9), a partire dalle ore 10, si terrà il Seminario Pazienti – Medici dedicato alla Leucemia Mieloide Cronica, organizzato dall’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma, con il patrocinio di Fondazione GIMEMA.

L’incontro si aprirà con i saluti di uno dei padri dell’Ematologia Italiana, il professor Sante Tura, Presidente della sezione AIL di Bologna, Professore Emerito dell’Ateneo bolognese e già Direttore dell’Istituto Ematologico del Policlinico Sant’Orsola – Malpighi nonché direttore dell’Istituto “L. e A. Seràgnoli” di Bologna.

Al seminario parteciperanno numerosi specialisti che hanno fatto la storia della Leucemia Mieloide Cronica in Italia e che risponderanno ai dubbi dei pazienti. In particolare l’illustre ematologo Michele Baccarani, Fabrizio Pane, Professore Ordinario di Ematologia e Direttore U.O. di Ematologia e Trapianti A.O.U. Federico II di Napoli; Gianantonio Rosti, Dirigente medico dell’Ematologia del Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna; Giuseppe Saglio, Professore ordinario di Ematologia dell’Università degli studi di Torino e Direttore della S.C.D.U. Ematologia e terapie cellulari dell’Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino; Giorgina Specchia, Direttrice UO di Ematologia con Trapianto, AUOC Policlinico di Bari, e molti altri.

La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è un disordine linfoproliferativo caratterizzato da un danno cromosomico che si origina per il trasferimento biunivoco di due frammenti di cromosoma. Una parte del cromosoma 9 e del cromosoma 22 ‘traslocano’ invertendo la loro posizione. Il problema è che questa inversione codifica per una proteina (BCR/ABL) le cui attività sono responsabili dell’insorgenza della malattia. Nelle cellule che esprimono BCR/ABL diversi meccanismi cellulari sono modificati e le cellule si moltiplicano senza controllo. La LMC colpisce 2 persone su 100.000 ogni anno, prevalentemente uomini tra i 40-50 anni di età. La terapia della LMC è stata completamente rivoluzionata dall’avvento degli inibitori delle Tirosin Chinasi (TKI), che hanno inaugurato l’era delle terapie mirate.

Nei casi in cui non si ottenga una risposta al primo trattamento, o che insorgano resistenze al farmaco, i medici hanno oggi a disposizione le successive generazioni di inibitori. L’obiettivo è quello di ottenere una risposta molecolare completa (MMR – Major Molecular Response) e mantenere il trascritto al di sotto di una soglia definita.

Una parte rilevante dell’incontro bolognese sarà dedicata ai Gruppi Pazienti e alle testimonianze di pazienti e caregiver. Giora Sharf, fondatore della CML Advocates Network, network internazionale delle associazioni pazienti che si occupano di LMC, ci parlerà della rete mondiale dei Gruppi Pazienti LMC, mentre Felice Bombaci e Renato Cavalieri racconteranno i primi dieci anni del Gruppo AIL Pazienti LMC.

I Gruppi AIL Pazienti sono formati da pazienti e famigliari che vogliono condividere dubbi e incertezze sul percorso della malattia, confrontarsi con persone nella stessa situazione e sentirsi così meno soli. Con il sostegno di AIL i Gruppi AIL Pazienti hanno la possibilità di organizzare incontri di educazione terapeutica rivolti a pazienti e famigliari, incoraggiare la ricerca sulle varie patologie, promuovere incontri virtuali attraverso forum dedicati, e promuovere la pubblicazione di materiali informativi di carattere divulgativo

Durante il seminario ampio spazio sarà dedicato al confronto tra pazienti e medici al fine di favorire lo scambio di informazioni corrette e aggiornate e chiarire eventuali dubbi e perplessità.