4.800 visite cardiologiche, 6.200 ecocardiogrammi trans-toracici, 7.700 ECG, 4.300 controlli di pacemaker e defibrillatori cardiaci, oltre 1.000 dei quali eseguiti in remoto, 3.000 consulenze cardiologiche a favore delle persone ricoverate all’Ospedale Maggiore. Sono tra le principali prestazioni offerte, ogni anno, dai 12 ambulatori di Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, oggi completamente rinnovati e dotati delle tecnologie diagnostiche più evolute, per precisione e sicurezza, grazie ad un investimento costante che, nel corso degli ultimi anni, ha superato i 300 mila euro.

L’intera area Cardiologica del Maggiore è un’eccellenza della sanità bolognese. 1.300 metri quadrati al 4°piano dell’edificio D, che comprende, oltre ai 12 ambulatori, anche il reparto di degenza con 21 letti, la Terapia Intensiva, con 8 letti, il day hospital con 2 letti, 2 sale di emodinamica e 1 sala di elettrofisiologia.
Diretta da Giuseppe Di Pasquale, la Cardiologia del Maggiore si caratterizza per il trattamento di patologie cardiovascolari acute (infarto, aritmie complesse, scompenso cardiaco grave) ed il trattamento elettivo interventistico di patologie coronariche e aritmiche (coronarografia, angioplastica coronarica, pacemeker, defibrillatori impiantabili, ablazione transcatetere). A livello ambulatoriale viene svolta un’attività di secondo livello, con la presa in carico di pazienti complessi provenienti da specialisti cardiologi del territorio e dai centri spoke cardiologici dell’Azienda, presso gli ospedali Bellaria, di Bazzano, di Bentivoglio, di San Giovanni in Persiceto e di Porretta.

L’inaugurazione dei nuovi ambulatori di Cardiologia è avvenuta oggi, 18 ottobre, alla presenza di Giuliano Barigazzi, Presidente CTSS Metropolitana di Bologna, Giuseppe Di Pasquale, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, Azienda USL di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Francesca Novaco, Direttore Generale ff Azienda Usl di Bologna.

I medici cardiologi dell’Ospedale Maggiore assicurano una completa presa in carico del paziente, dalla diagnosi fino alla risoluzione o stabilizzazione del problema cardiaco, indirizzandolo per i successivi controlli, e senza prenotazione CUP, presso l’ambulatorio cardiologico territoriale più prossimo al luogo di vita o di lavoro. Tutto ciò grazie al forte legame di interazione con i diversi centri spoke cardiologici dell’Azienda Usl di Bologna, la cardiologia territoriale e il privato accreditato. Stretta anche la relazione con la Cardiochirugia del S.Orsola, per la valutazione congiunta dei pazienti candidati ad intervento chirurgico.

Negli ambulatori si alterna l’intera équipe medica dell’area Cardiologica, composta da 24 medici, affiancati da 17 infermieri, 1 coordinatore infermieristico, 2 Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, 1 sonographer, 2 Operatori Socio Sanitari (OSS).
Nei 12 ambulatori, vengono eseguiti, inoltre, 300 ecocardiogrammi trans-esofagei, oltre 1.800 test ergometrici, 1.680 ECG-Holter, 136 loop recorder esterni (che consentono un monitoraggio prolungato del ritmo cardiaco fino a 4 settimane), 700 visite aritmologiche, 250 ricoveri in day hospital. 4.700 pazienti, infine, sono seguiti per la sorveglianza del Trattamento Anticoagulante Orale (TAO), con oltre 43 mila adeguamenti terapeutici.

La nascita del Centro Stroke metropolitano all’Ospedale Maggiore ha generato, inoltre, un incremento della richiesta di esami finalizzati alla ricerca di possibili fonti cardioemboliche nei pazienti con stroke di origine incerta.

Ecocardiografia, un laboratorio tecnologicamente avanzato
Il laboratorio di Ecocardiografia, punto di riferimento metropolitano per gli approfondimenti diagnostici di secondo livello e le seconde valutazioni, dispone di 4 ecocardiografi, il più recente dei quali, in 3D, permette la reale visualizzazione del cuore, con immagini estremamente utili ai fini diagnostici e preoperatori. Il cardiochirurgo, infatti, ha la stessa visuale delle valvole cardiache così come le vedrà poi in sala operatoria e può così pianificare il tipo di intervento e le tecniche da utilizzare per la correzione delle patologie valvolari. Nel laboratorio vengono eseguiti annualmente oltre 6.200 esami transtoracici e 300 esami transesofagei.

Il laboratorio di Ecocardiografia dell’Ospedale Maggiore è accreditato di 2° livello dalla Società Italiana di Ecocardiografia e Cardiovascular Imaging (SIECVI), principale società scientifica di imaging ecocardiografico italiana, con alta specialità in ecocardiografia transesofagea e valutazione delle valvulopatie.

Recentemente, inoltre, grazie alla donazione della signora Lidia Berzieri, il laboratorio dispone di un cicloergometro specifico (Eco-Bike), per l’esecuzione di ecocardiogrammi da sforzo, particolarmente utili per rispondere a specifici quesiti clinici, come quello di valutare la severità delle patologie valvolari.

ECG-Management
Un nuovo programma informatico, già attivo nei Pronto Soccorso di Bazzano e di San Giovanni in Persiceto e a breve in tutti gli altri Pronto Soccorso e Ospedali dell’Azienda Usl di Bologna, acquisisce, referta ed archivia tutti gli elettrocardiogrammi (ECG) eseguiti. In questo modo ogni tracciato ECG è rapidamente accessibile da ogni computer collegato alla rete aziendale, con possibilità di refertazione on line e confronto con tracciati precedenti.
La sicurezza dell’attribuzione anagrafica, l’archiviazione centralizzata dei tracciati in alta qualità e la possibilità di accedere al programma di visualizzazione e refertazione da qualsiasi postazione aziendale, consentono di svincolare il luogo di esecuzione del tracciato da quello di refertazione.

La Cardiologia dell’Ospedale Maggiore
Nel 2018 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha eseguito oltre 2 mila ricoveri in regime ordinario (700 dei quali per infarto miocardico o sindromi coronariche acute), 270 ricoveri in day hospital, 1.920 coronarografie e 1.100 angioplastiche coronariche (340 delle quali angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, uno dei volumi di attività più elevati tra le cardiologie italiane), 303 impianti di pacemaker, 73 impianti di defibrillatore (32 dei quali con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 205 studi elettrofisiologici, 190 ablazioni transcatetere (110 delle quali complesse) e 5 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra.